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sabato 27 dicembre 2008

Lettera di auguri alla Ministra Gelmini

Cara Ministra Mariastella,

le scrivo la presente per augurarle un 2009 fortunato, più di quanto lo sia stato per noi precari della scuola il 2008, nel quale abbiamo avuto la disgraziata circostanza di vederci assegnata Lei, in nome di non si sa quale scelta "meritocratica", al Ministero della pubblica Istruzione.
Le auguro di affrancarsi dal suo tutor Tremonti e di trovare l'orgoglio e la dignità di lasciare la sua poltrona, di non farsi strumento di distruzione di massa nelle mani del serial killer Giulio.
Dubito che Lei riesca a trovare tali risorse interiori, se ne è in possesso le ha sapute tenere ben nascoste finora!
Le voglio raccontare quel che è successo a me da quando ho incontrato Lei sulla mia strada.
L'anno scorso di questi tempi lavoravo in una scuola a pochi chilometri da casa mia, sostituivo un'insegnante non specializzata (perchè l'anno scorso lavoravano anche loro) e continuavo a ricevere telefonate e telegrammi da scuole della provincia alla ricerca di un insegnante di sostegno. Adesso sono in attesa della prima chiamata che temo tarderà ad arrivare o molto più probabilmente non arriverà. Ma non voglio suscitare pietà. Non per me. Il motivo per il quale mi sono deciso a scriverle è perchè proprio oggi ho incontrato una ragazza che frequentava la classe nella quale insegnavo io lo scorso anno.
Le ho chiesto del ragazzo che seguivo. Gli è stato tolto l'insegnante di sostegno e adesso si trova allo stato "brado". Getta i banchi per aria, parla sempre disturbando compagni e docenti, si lascia spesso andare a un linguaggio scurrile.
Questo ragazzo aveva fatto grossi progressi in tutti i campi: dalla integrazione nel gruppo classe alle capacità cognitive, migliorando soprattutto in quelle cose che potevano essergli utili per la sua vita al di fuori dell'ambito scolastico. Stavamo formando un cittadino. Cara Mariastella, veda, il danno che Lei ha fatto (con la complicità a dire il vero dei vostri predecessori) a noi precari è niente (se si puor dire niente di persone, famiglie, lasciate dall'oggi al domani senza la prospettiva di una professione conquistata con sacrificio) di fronte ai danni che i suoi tagli hanno causato alle vere vittime della sua "riforma": i nostri figli.
Le auguro davvero di pensare all'interesse comune, che è poi ciò a cui ogni politico dovrebbe pensare, piuttosto che alla sua carriera personale che di questo passo, mi creda, non sarà di sicuro luminosa.

Emanuele Limpido

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mercoledì 24 dicembre 2008

Auguri di Buone Feste!

Il Comitato Scuola Siracusa, nella persona del curatore del Blog, vi augura buone feste e soprattutto un anno nuovo migliore di quello trascorso (per quanto mi riguarda non sarà una cosa difficile!)

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martedì 23 dicembre 2008

Ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati impegna il Governo a reintrodurre i "posti in deroga" nel sostegno

Dal sito della Camera dei Deputati, uno stralcio riguardante la votazione del 19 che impegna il Governo a reintrodurre i posti in deroga nel sostegno.
Se son rose....

La Camera,
premesso che:
l'articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, successivamente modificato dall'articolo 2, comma 415, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per risolvere il problema del precariato, ha previsto un piano programmatico di 150.000 assunzioni per il triennio successivo per il personale docente e di 30.000 assunzioni per il personale ATA; per l'anno scolastico 2009-2010 l'incremento previsto dell'organico di sostegno è pari al 70 per cento di quello in servizio di ruolo nell'anno scolastico 2006/2007; ai sensi dell'articolo 2, comma 413, della legge n. 244 del 2007 sono stati immessi in ruolo nell'anno scolastico 2006/2007 le prime 50.000 unità di personale docente, di cui 5.000 insegnanti di sostegno, e nell'anno scolastico 2007/2008 altre 25.000 unità di personale docente di cui 7.000 insegnanti di sostegno;
devono ancora essere assunte 75.000 unità di personale docente per il prossimo anno scolastico 2009/2010 con un contingente di assunzioni da individuare con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze e la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica circa la fattibilità del piano;
nel frattempo, è intervenuto l'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha previsto un piano di razionalizzazione di 87.000 unità senza annullare il piano programmatico precedente, peraltro parzialmente rinviato di un anno nella sua attuazione dall'articolo 3 del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189;
nel 2006/2007 l'organico complessivo di sostegno (di fatto e di diritto) in servizio risultava composto da 89.932 unità di cui 43.285 di ruolo, mentre l'organico curricolare a tempo determinato risultava composto da 28.135 cattedre annuali e 77.493 cattedre al termine delle attività;
nel rapporto approvato dalla 7a Commissione del Senato sulla tabella 7 e sulle parti connesse della presente finanziaria, tra le osservazioni (n. 3), si auspica una riflessione sull'opportunità di reintrodurre le deroghe al numero complessivo dei posti degli insegnanti di sostegno previsto dell'articolo 2, commi 413 e 414, della legge finanziaria 2008, in presenza di effettive esigenze rigorosamente accertate dalle autorità sanitarie competenti,

impegna il Governo:

a procedere per l'anno scolastico 2009/2010 alle assunzioni a tempo indeterminato su tutti i posti che risulteranno disponibili e vacanti, per il personale docente e ATA, anche a seguito delle modifiche che saranno apportate dai regolamenti e dal piano programmatico da emanare ai sensi dell'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
ad adottare ulteriori iniziative normative al fine reintrodurre la deroga al numero complessivo dei posti degli insegnanti di sostegno previsto dal comma 413 e dal comma 414 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, in presenza di effettive esigenze rilevate, rigorosamente accertate dalle autorità sanitarie competenti, in attesa dei nuovi criteri di formulazione delle certificazioni da individuare con decreto del Ministro dell'istruzione,dell'università e della ricerca ai sensi del comma 605, lettera b), dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e ad autorizzare il dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale ad attivare posti di sostegno a tempo determinato nel rispetto dell'articolo 13 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
9/1713-B/5. Antonino Russo, Coscia, Ghizzoni, De Pasquale, Siragusa, De Torre, Pes, Lolli, Mazzarella, Bachelet, Nicolais, De Biasi, Ginefra, Levi, Picierno.

La Camera,
premesso che:
l'articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, successivamente modificato dall'articolo 2, comma 415, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per risolvere il problema del precariato, ha previsto un piano programmatico di 150.000 assunzioni per il triennio successivo per il personale docente e di 30.000 assunzioni per il personale ATA; per l'anno scolastico 2009-2010 l'incremento previsto dell'organico di sostegno è pari al 70 per cento di quello in servizio di ruolo nell'anno scolastico 2006/2007; ai sensi dell'articolo 2, comma 413, della legge n. 244 del 2007 sono stati immessi in ruolo nell'anno scolastico 2006/2007 le prime 50.000 unità di personale docente, di cui 5.000 insegnanti di sostegno, e nell'anno scolastico 2007/2008 altre 25.000 unità di personale docente di cui 7.000 insegnanti di sostegno;
devono ancora essere assunte 75.000 unità di personale docente per il prossimo anno scolastico 2009/2010 con un contingente di assunzioni da individuare con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze e la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica circa la fattibilità del piano;
nel frattempo, è intervenuto l'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha previsto un piano di razionalizzazione di 87.000 unità senza annullare il piano programmatico precedente, peraltro parzialmente rinviato di un anno nella sua attuazione dall'articolo 3 del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189;
nel 2006/2007 l'organico complessivo di sostegno (di fatto e di diritto) in servizio risultava composto da 89.932 unità di cui 43.285 di ruolo, mentre l'organico curricolare a tempo determinato risultava composto da 28.135 cattedre annuali e 77.493 cattedre al termine delle attività;
nel rapporto approvato dalla 7a Commissione del Senato sulla tabella 7 e sulle parti connesse della presente finanziaria, tra le osservazioni (n. 3), si auspica una riflessione sull'opportunità di reintrodurre le deroghe al numero complessivo dei posti degli insegnanti di sostegno previsto dell'articolo 2, commi 413 e 414, della legge finanziaria 2008, in presenza di effettive esigenze rigorosamente accertate dalle autorità sanitarie competenti,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normative al fine reintrodurre la deroga al numero complessivo dei posti degli insegnanti di sostegno previsto dal comma 413 e dal comma 414 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, in presenza di effettive esigenze rilevate, rigorosamente accertate dalle autorità sanitarie competenti, in attesa dei nuovi criteri di formulazione delle certificazioni da individuare con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi del comma 605, lettera b), dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e ad autorizzare il dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale ad attivare posti disostegno a tempo determinato nel rispetto dell'articolo 13 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
9/1713-B/5. (Testo modificato nel corso della seduta) Antonino Russo, Coscia, Ghizzoni, De Pasquale, Siragusa, De Torre, Pes, Lolli, Mazzarella, Bachelet, Nicolais, De Biasi, Ginefra, Levi, Picierno.

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venerdì 19 dicembre 2008

Superati i 10.000 contatti!

Il 24 settembre scorso nasceva il blog del Comitato Scuola Siracusa.
In meno di 3 mesi il "contatore" ha superato i 10.000 contatti. Niente male per un blog "settoriale" come il nostro!
Nel festeggiare questo importante traguardo vi rivolgo un invito: partecipate di più alla sua realizzazione e alla sua crescita.
Inviatemi alla Mail: limpido@tele2.it contributi, interventi, notizie e quant'altro riteniate interessante. Come avete visto in questi 3 mesi qui si pubblica qualsiasi cosa sia attinente agli argomenti trattati, sia interessante e abbia un'altra importante qualità: la sintesi.
A tutti i visitatori un grazie di cuore.

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lunedì 15 dicembre 2008

Sentenza del TAR di Catania contro il taglio delle ore di sostegno agli alunni diversamente abili.

Finalmente una buona notizia!
Il TAR di Catania ha riconosciuto il danno subito da un alunno diversamente abile a causa del taglio delle ore di sostegno rispetto all'anno scolastico precedente ed ha disposto il ripristino delle ore riconosciute nel 2007-2008.
Si tratta di una imprtantissima vittoria, speriamo non sia una goccia nel deserto.
Pubblico l'articolo dell'avvocato Marcellino tratto dal sito superando.it.

Sentenza sul sostegno del TAR di Catania
AVV. F. Marcellino
Insegnante di sostegno: se vengono violate "le effettive esigenze rilevate" dell’alunno con disabilità il TAR le ripristina. E così possiamo registrare per l'anno scolastico 2008-2009 una delle prime pronunce di un Tribunale Amministrativo Regionale - quello di Catania - emesse a seguito delle ultime due Leggi Finanziarie, tanto richiamate come "fonti di tagli" nel settore della scuola. Ironia della sorte, l'udienza si è tenuta proprio il 3 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità!


Il fatto: tutti gli organi all’uopo preposti segnalavano la necessità di un'insegnante di sostegno per 24 ore, per uno studente frequentante la seconda elementare (in piena fase evolutiva) e affetto da disabilità grave. Ma nonostante questo, lo studente subisce una drastica e immotivata riduzione delle ore di insegnamento di sostegno (16 ore), rispetto anche a quelle di cui aveva beneficiato l’anno precedente.
La notizia desta smarrimento e rabbia nella famiglia che tenta di comprendere l’accaduto, ma presto, purtroppo, coglie che l'unica soluzione possibile rimane quella di adire l'autorità giudiziaria.
E così, quasi come per uno scherzo del destino, l’udienza viene fissata per il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: inevitabile, dunque, farne un richiamo… a tutela dei diritti universalmente riconosciuti.

Ecco quindi, per l’anno scolastico 2008-2009, una delle prime pronunce di un Tribunale Amministrativo Regionale (TAR Sicilia, Sezione di Catania), emesse a seguito delle ultime due Leggi Finanziarie, tanto richiamate come "fonte di tagli" nel settore della scuola e, in particolare, dell’insegnamento di sostegno.
La Legge 296/06 (la cosiddetta "Legge Finanziaria per il 2007"), all’articolo 1, comma 605, lettera b, afferma che la ri-organizzazione e la distribuzione degli organici dev'essere compiuta in base «alle effettive esigenze rilevate, tramite una stretta collaborazione tra regioni, uffici scolastici regionali, aziende sanitarie locali e istituzioni scolastiche, attraverso certificazioni idonee a definire appropriati interventi formativi».
Successivamente, la Legge 244/07 (la cosiddetta "Legge Finanziaria per il 2008"), all'articolo 3, commi 413 e 414, segue e rinforza la scia delle effettive esigenze.
Il comma 413, infatti, non solo esordisce con «Fermo restando quanto previsto dall’art. 1 comma 605 lett. B) della legge 27/12/2006 N° 296», ma continua sostenendo che i criteri e modalità di assegnazione dei posti degli insegnanti di sostegno «devono essere definiti con riferimento alle effettive esigenze rilevate, assicurando lo sviluppo dei processi di integrazione degli alunni diversamente abili». Insomma: tagli sì, ma prima valutare e rispettare le «effettive esigenze rilevate» degli alunni con disabilità.

E perciò, con le suddette argomentazioni e altre (giuridicamente altrettanto rilevanti, ma che si evitano di esporre in questa sede), si è riusciti a far riconoscere «il danno grave ed irreparabile per cui va accolta la domanda cautelare e per l’effetto va disposto che il Ministero intimato valuti le gravi concrete esigenze dell’alunno XXXX al fine di attribuire allo stesso, anche in deroga, un numero di ore di sostegno conformi alle proprie esigenze ed a quelle evidenziate dagli organi all’uopo preposti dell’istituto scolastico di appartenenza».


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giovedì 11 dicembre 2008

Il potere della Chiesa

120 dei 130 milioni di euro tagliati alle scuole private sono stati prontamente restituiti dal governo Berlusconi non appena la Cei ha minacciato proteste in merito. Forti 'sti vescovi! Pensate che bello sarebbe se fondassero un sindacato: io mi ci iscriverei subito! Protestiamo contro la Gelmini-Tremonti da mesi (manifestazioni, sit-in, occupazioni, cortei, scioperi...) senza cavare un ragno dal buco e questi appena minacciano di muoversi ottengono la quasi totalità del maltolto come se la crisi economica riguardasse tutti tranne loro. Mi ricorda un film di Troisi nel quale il grande comico napoletano parlava della tortura dicendo: " a me se anche dicessero: parla perchè se no "forse" ti torturiamo, racconterei pure quello che non so".
Il governo italiano mi pare che si sia comportato con lo stesso coraggio verso la Chiesa. Leva i tagli perchè "forse" se non lo fai protestiamo. Fatto.
Che dire...chapeu!

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venerdì 5 dicembre 2008

il canale youtube della gelmini: la solita operazione di facciata!

Dice di voler accoglier domande, critiche, proposte ma le prime risposte ai commenti ricevuti sono le solite minchiatelle che dice ogni volta in TV (anzi che diceva perchè per fortuna non ci va più).
Ministro per essere "moderni" non basta aprire un canale su youtube (fra l'atro molti si lamentano di essere stati censurati) e mettersi il maglioncino attillato! Accetti davvero il confronto e si ribelli al suo tutor Tremonti che le ha fatto perdere la faccia! Se la studi la sua "riforma" e capisca che per migliorare la scuola italiana (cosa necessaria) non si può cominciare tagliando l'ossigeno.

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Dal blog "insegnanti di sostegno"

Interessante iniziativa del blog insegnanti di sostegno:
Insegnanti di Sostegno,una proposta concreta per il Ministro dell’Istruzione.
inserite la vostra proposta qui

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lunedì 1 dicembre 2008

I risultati dei nostri sondaggi

Si sono chiusi i due sondaggi lanciati nei primi giorni di vita del nostro blog.
Il primo, "Qual'è per te l'aspetto più preoccupante della riforma Gelmini-Tremonti?" è stato votato da 178 visititatori. La risposta che ha avuto più voti (116 - 65%) è stata "Il taglio di insegnanti di sostegno", seguito a breve distanza (109 - 61%) da "Il ritorno al maestro unico". Meno voti hanno avuto "L'annientamento delle scuole con meno di 500 alunni" (89 - 50%), "La riduzione dell'orario scolastico" (76 - 42%) e "La riduzione di un anno delle secondarie superiori" (67 - 37%).
Il secondo sondaggio ha avuto 185 votanti e rispondeva alla domanda "Qual'è lo scopo della riforma Gelmini - Tremonti?". La risposta che ha ottenuto più voti è stata di gran lunga "Distruggere la scuola pubblica per favorire le scuole private" (145 - 78%), seguita da "Effettuare un taglio nelle spese per l'istruzione" (100 - 54%), da "Proteggere le fasce privilegiate a discapito di quelle più deboli" (55 - 29%) e infine con una percentuale insignificante da "Migliorare la qualità della scuola" (9 - 4%) che dimostra però come il nostro blog abbia avuto un'ottima diffusione nel web (fatto testimoniato dall'alto numero di contatti realizzati).
A presto con altri sondaggi!

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martedì 25 novembre 2008

La DIGOS di Siracusa mostra i muscoli...contro 6 inoffensivi precari della scuola!

Il resoconto di un collega presente ai fatti accaduti ieri in occasione del convegno "Federalismo e Autonomia Siciliana" tenutosi a palazzo Vermexio a Siracusa.
Ricordo a me stesso e a tutti l'art. 21 della Costituzione: Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Il Comitato Scuola Siracusa è stato presente con una delegazione di sei membri durante il convegno-dibattito su “Federalismo e Autonomia Siciliana”, tenutosi lunedì 24 novembre presso palazzo Vermexio a Siracusa. Ognuno, come protesta pacifica e silenziosa, recava all’altezza del petto un foglio con lo slogan “Comitato Scuola Siracusa – PRECARI USA E GETTA”, per ricordare ancora una volta all’opinione pubblica, purtroppo talvolta poco sensibile, i problemi gravi che la scuola italiana sta vivendo a causa dei tagli.
Nonostante l’iniziativa fosse assolutamente pacifica e silenziosa, senza arrecare alcun disturbo allo svolgimento dei lavori, sono intervenuti brutalmente due agenti della DIGOS che hanno requisito i fogli con le scritte sopra citate, minacciando di chiamare altri agenti della polizia, condurre in caserma due docenti precari e
requisire i documenti di identità.
Due membri del Comitato Scuola sono stati costretti dagli agenti a fornire la propria carta di identità ed i dati personali sono stati trascritti, senza che venisse resa nota l’infrazione commessa (ammesso che ce ne fosse). Eppure l’on. Bobo Craxi ed altri eminenti relatori avevano acconsentito a concedere un breve intervento ai rappresentanti del Comitato Scuola, al termine dei lavori.
Qualcuno che ha osservato la scena si è meravigliato della reazione inaspettata della DIGOS ed ha commentato negativamente l’accaduto, reputando ingiustificato e sproporzionato l’intervento degli agenti di polizia, che nel frattempo erano diventati quattro.
Ci chiediamo: esiste ancora il diritto a esprimere le proprie idee in modo pacifico? Lo slogan usato dal Comitato Scuola costituiva offesa per qualcuno? Sono stati interrotti i lavori? Sei tranquilli e silenziosi docenti precari, costituivano una minaccia all’ordine pubblico?
Lasciamo al lettore ogni commento e considerazione sull’avvenuto.

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domenica 23 novembre 2008

sabato 22 novembre 2008

L'Italia dei Valori contro i tagli al sostegno


L'On. Di Pietro si è detto disponibile a far presentare in parlamento una proposta di legge che preveda l'abrogazione dei commi 411 d, 413 e 414 dell'art. 2 della legge n° 296 del 27 dicembre 2006. (quella che in pratica stabilisce i tagli al sostegno e il rapporto 1 a 2 insegnante di sostegno/alunno diversamente abile).
Speriamo che questa iniziativa abbia successo e premiamo perchè anche la questione della divisione in aree nelle scuole superiori sia rivista.
(nella foto Di Pietro al sit-in dei precari di Palermo)

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La Regione Sicilia ricorre alla Corte Costituzionale contro i tagli della Gelmini-Tremonti

Ieri la giunta regionale siciliana ha votato all'unanimità la decisione di ricorrere alla Corte Costituzionale contro la "riforma" Gelmini-Tremonti e i tagli da essa previsti. L'ufficio Legislativo e Legale della Regione Sicilia ha dato parere favorevole al ricorso. L'Assessore alla Pubblica Istruzione Antonello Antinoro ha affermato che "la Sicilia paga un prezzo troppo alto" e che la riforma non tiene conto delle peculiarità geografiche e dei problemi di viabilità presenti in Sicilia. "Siamo contro le riforme del Governo nazionale che vogliono indebolire la Sicilia e lavoriamo, invece," ha sottolineato Antinoro, "per fare crescere la nostra regione".
Una presa di posizione forse tardiva e sotto la spinta delle proteste scatenatesi in tutta la Sicilia contro i tagli, meglio sarebbe stato se l'MPA del Presidente Lombardo avesse dato un segnale forte non votando la fiducia al Governo sulla conversione in legge del decreto Gelmini, ma...meglio tardi che mai!

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giovedì 20 novembre 2008

La risposta dei pro-Gelmini all'Onda: il Sexycalendario!

La "adeguata" risposta all'Onda che si è formata contro i tagli della Gelmini-Tremonti non poteva che essere una scogliera di tette e di culi!
Quando la realtà supera la fantasia e il quotidiano annichilisce la satira: quale risposta argomentata poteva arrivare per contrastare le proteste contro una "riforma" che taglia le risorse al sistema dell'istruzione pubblica. Un bel minestrone di culi e di tette, ampliamente collaudato dalle tv per rendere ebete il popolo televisivo! Molto più piacevole associare alla parola taglio gli abiti succinti di procaci signorine!

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lunedì 17 novembre 2008

BRUNETTA E I MORALIZZATORI IMMORALI

Il mondo è pieno, purtroppo, di gente che si erge a moralizzatore di turno senza averne la statura morale. Delle prediche dal pulpito con la sfacciataggine di credere di non essere mai beccati col sorcio in bocca siamo francamente stanchi. Questo governicchio si distingue per annoverare fra le sue fila alcuni splendidi esemplari di moralizzatori immorali.
Dalla avvocata di Leno (BS) fustigatrice dei costumi meridionali e paladina della meritocrazia scesa a Reggio Calabria non per comprare la salsiccia piccante, ma per superare l'esame di avvocato, al prode venditore di gondole small size, famoso per la sua inflessibilità nella lotta ai fannulloni.

Peccato che poi, leggendo l'Espresso in edicola, si apprende che il Prof. Brunetta non si è mai distinto dalla categoria che tanto fustiga. A Strasburgo, sede del Parlamento europeo, l'hanno visto ben poco! 57,9 % di presenze in aula durante le sedute plenarie. "Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12.000 euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse." In 10 anni ha prodotto solo 2 relazioni e solo 12 volte ha preso la parola per illustrare interrogazioni orali. Decisamente pochi per chi diceva di aspirare al Nobel! Ma anche in Italia la sua condotta fatica ad essere distinta da quella dei tanto odiati fannulloni: 87 sedute su 208 al consiglio comunale di Venezia nel quale rivestiva l'importante compito di capo dell'opposizione (2000-2005).
E che dire della meritocrazia della quale tanto si sproloquia?
Bocciato nel "92 al concorso per diventare Professore Ordinario, solo spostandosi a Teramo (aritinchete! allora è un vizio...azzurro!) vi riesce.
Per non parlare della lotta ai privilegi...quelli degli altri, perchè poi lui è pronto ad acquistare dall'Inpdai a 113.000 euro una casa di 4 vani in una delle zone più belle di Roma. Le consulenze che ora sono diventate un insopportabile spreco di denaro pubblico (ed è vero) gli facevano comodo quando gli venivano assegnate dal Ministro De Michelis.
Che dire? Se la caccia ai fannulloni è aperta, bisognerà fare un bel condono tombale stile Tremonti o guardarsi allo specchio e prendere la mira!

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domenica 16 novembre 2008

I sindacati: per tutti i lavoratori, per alcuni lavoratori....o per se stessi?


Le vicende squallide degli ultimi giorni, con cenette fra potenti cui partecipano (come maggiordomi?) alcuni sindacalisti rilanciano il dilemma sul ruolo fondamentale dei sindacati e su come questo ruolo sia stato e continui a essere svolto.

Qualche dubbio viene.
Soprattutto osservando il comportamento di alcuni sindacalisti.
Se la loro mission (per dirla in berlusconese) sia difendere i lavoratori o il proprio potere di categoria (per non dire di casta, termine oramai abusato). Bonanni e Angeletti che partecipano a una cenetta intima con Governo e Confindustria, cenetta dalla quale viene escluso chi è considerato scomodo (CGIL)o chi ha il coraggio di dire no (UGL), e che poi non hanno nemmeno il coraggio di ammettere la loro partecipazione, facendo la figura dei peracottai.
E anche quando vengono difesi gli interessi dei lavoratori sembra assistere a una distinzione fra lavoratori di serie A e lavoratori di serie C: e noi precari siamo forse di serie D! Non posso dimenticare il giorno delle convocazioni, quando un gruppo di precari esasperati provò a bloccare le procedure di nomina come gesto di protesta.
Dov'erano i sindacati?
Non di certo al nostro fianco e chi era presente se n'è ben accorto. Alcuni di loro erano a fianco del Preside incaricato di eseguire le nomine, suggerendogli il modo per fregarci, altri erano a fianco di chi era primo in graduatoria e perciò meno precario (serie C2) e aveva interesse all'esecuzione della procedura delle nomine. Un detto popolare dice che gli amici si vedono nel momento del bisogno: be' noi abbiamo visto abbastanza!

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domenica 9 novembre 2008

Consegnate al Presidente Lombardo le più di 3500 firme delle petizioni contro i tagli nella scuola


In occasione della inaugurazione del tratto autostradale Noto-Rosolini, una delegazione del Comitato Scuola Siracusa ha incontrato il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, per consegnargli copia delle firme raccolte finora nelle due petizioni, quella cartacea e quella on line, promosse dal Comitato contro i tagli della Gelmini-Tremonti. Contestualmente è stata data al Governatore una lettera focalizzata sulla situazione nel sostegno, dove i tagli sono stati notevoli ma purtroppo senza l'eco sui mezzi di informazione che hanno avuto maestro unico e tagli all'università. Di seguito il testo della lettera.

Gentilissimo Presidente Raffaele Lombardo,


siamo un gruppo di precari della scuola, organizzati in Comitato a difesa del proprio lavoro.
Pensiamo che Lei già conosca la situazione nella quale ci troviamo: molti di noi sono rimasti disoccupati, pochissimi, più fortunati, hanno ottenuto solo brevi supplenze. I tagli hanno colpito docenti precari con parecchi anni di servizio e non più giovani.
Lei oggi è qui per inaugurare un tratto di un’autostrada in costruzione da decenni; ci sono voluti più di 30 anni per costruire un pezzo di autostrada, 9 minuti per gettare “in mezzo alla strada” migliaia di famiglie! Questo è il tempo che il ministro Tremonti si è vantato di aver impiegato per impacchettare quella finanziaria che tagliando 8 miliardi di euro al vitale settore dell’istruzione ci ha messo oggi nella condizione di essere degli ex insegnanti, senza alcuna prospettiva per il futuro.
La vogliamo rendere partecipe non solo delle nostre difficoltà, ma anche di quelle delle tante famiglie, che hanno visto dimezzate (o, peggio, ridotte ad ¼) le ore che insegnanti specializzati di sostegno, possono dedicare all’integrazione scolastica, umana e sociale del proprio figlio diversamente abile.
Noi chiediamo che questi ragazzi abbiano la possibilità di essere seguiti come si deve, che gli sia data la reale possibilità di accorciare le distanze che li separano dai loro compagni, che non siano ghettizzati in una scuola, per la quale sono diventati una spesa da tagliare.
Noi chiediamo che quei docenti precari, altamente specializzati, i quali hanno supportato per anni con dedizione e sacrifici il sistema scolastico siciliano, siano messi in grado di continuare a svolgere il loro lavoro, senza doverne elemosinare un altro!
Noi chiediamo che sia abolito l’odioso e burocratico rapporto 1:2 stabilito ignorando colpevolmente diagnosi sanitarie ed esigenze dei ragazzi.
Noi chiediamo che siano abolite le aree nel sostegno all’insegnamento nelle superiori, inutili elementi di iniquità e fonti di stucchevoli guerre fra poveri.
La Sicilia è una regione a Statuto Speciale; si parla tanto di federalismo, il suo partito si chiama Movimento per l’Autonomia: è giusto che poi lo Stato tagli posti di lavoro soprattutto nelle regioni in cui ci sono meno possibilità, senza che esse vengano consultate?
La Sicilia è stata, insieme alla Lombardia, la regione in cui più forte è stata l’affermazione del centro-destra: è questa la moneta con la quale si viene ripagati?
Di certo, gli insegnanti precari e le famiglie coinvolte sapranno come comportarsi alle prossime tornate elettorali!
Le consegniamo le firme contro i tagli alla scuola dei cittadini preoccupati dell’impoverimento dell’istruzione e della società in generale, in una regione già in difficoltà come la Sicilia. Si tratta di firme raccolte in provincia di Siracusa, una delle province siciliane più colpite e che non ha beneficiato di alcun posto aggiuntivo come è, invece, avvenuto per Catania e Palermo.
La Provincia di Siracusa è due volte penalizzata! Il tasso di bambini e ragazzi con handicap gravi è molto più alto perché, nella nostra provincia, si vivono le problematiche legate all'inquinamento ambientale dovuto al polo industriale che, nell'ultimo ventennio, ha generato migliaia di bambini vittime dell'effetto teratogeno (alterazione embrionale). Ora quei neonati sono i nostri alunni! La petizione comprende anche firme raccolte in tutta Italia, mediante modalità informatizzate.
Pertanto, ci auguriamo che Lei abbia la sensibilità di prendere in considerazione ed accogliere il grido di aiuto di tanti suoi concittadini.
Grazie.
Cordiali saluti.
Comitato Scuola Siracusa

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venerdì 7 novembre 2008

Gelmini Robot


YouTube - Clicca qui per vedere la Gelmini-Robot

Svelato il segreto della Gelmini:si spiegano tante cose!

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giovedì 6 novembre 2008

Nota Redazionale

A causa dei metodi fascisti di un poveretto che continua a postare i suoi farneticanti, lunghi e noiosissimi commenti senza avere nemmeno la decenza di inviarli a un solo blog, ma in serie, col copia incolla esercitando il suo ruolo di leccaculo di regime, da ora il nostro blog sarà moderato cioè i commenti saranno da me vagliati prima di essere pubblicati.
Lo so, è una sconfitta, perchè speravo nell'intelligenza delle persone, anche di quella che la pensano diversamente da noi.
Invece esiste chi si crede in diritto di fare quel che gli pare e piace infischiandosene delle regole.
A questi fascistelli io non mi piego e gli indirizzo una virtuale pernacchia!

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Il Comitato sarà sabato all'inaugurazione del tratto autostradale Noto-Rosolini

Sabato 8 novembre alle 14.00 si svolgerà la cerimonia di inaugurazione del tratto Noto-Rosolini della Siracusa-Gela. Interverrà il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo.
Approfitteremo della circostanza per consegnare al Governatore le firme contro i Tagli raccolte fin qui e una lettera con le nostre richieste. Tutti coloro che siano toccati dal problema sono pregati di venire, più siamo meglio è. Ovviamente la stampa sarà informata dell'iniziativa. Vi aspettiamo numerosi.

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mercoledì 5 novembre 2008

Quale futuro li aspetta? Malore(?) di Andreotti


YouTube - Andreotti, Quale futuro per i nostri figli?

Quale futuro li aspetta? E a questa domanda, che la Perego avrebbe fatto bene a porre alla Gelmini qualche settimana prima, il Grande Vecchio si inchioda, con un sorriso tirato in volto....che abbia davvero visto il fututo dei nostri figli?

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Del coraggio

Ieri, su La Sicilia, un articolo nella cronaca di Siracusa mette la parola fine e riconduce alla dura realtà chi si era illuso che politici della destra attualmente al governo, avrebbero potuto assumere una posizione diversa da quella che i propri partiti hanno a livello nazionale. Così l'onorevole Vinciullo, dopo essersi palesato spesso (ricordo una riunione sindacale della Gilda) al nostro cospetto come un interlocutore delle esigenze dei precari, averci spesso prospettato un suo aiuto nella nostra lotta e la propria contrarietà alla "riforma" Gelmini-Tremonti, si è allineato in buon ordine alle disposizioni di scuderia. Perchè noi vogliamo credere nell'onestà intellettuale dell'On. Vinciullo. Vogliamo pensare che non ci abbia voluto prendere in giro ma che sia stato costretto dai vertici del suo partito a riallinearsi. Evidentemente non è da tutti avere il coraggio di dissentire a dispetto di qualunque conseguenza, e noi non lo biasimiamo per questo. Ci spiace solo per coloro che si erano illusi.

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Ricorso al TAR

Ciao colleghi,
ieri pomeriggio abbiamo incontrato l'Avv. Fabrizio Di Laurea;
intendiamo ricorrere al Tar di Catania contro i tagli della scuola.
In particolare ci concentreremo sui provvedimenti di assegnazione delle cattedre di sostegno da parte del CSA.
Possono partecipare tutti coloro che non hanno avuto l'incarico annuale dal CSA sul sostegno e sulla disciplina.
La scadenza è fissata per Venerdì 7;
le adesioni devono pervenire entro tale data.
E' NECESSARIO POTERCI CONTARE PER STABILIRE ECONOMICAMENTE COSA VIENE A COSTARE.
Chiediamo anche a coloro che hanno avuto l'incarico quest'anno, ma sanno perfettamente cosa li attende l'anno prossimo, di versare un contributo volontario per aiutare coloro i quali affronteranno la spesa anche per tutelare i loro interessi.
Ripeto che è fondamentale avere delle risposte entro venerdì e pregherei di inviare una risposta a questa email:
cristinaformosa@virgilio.it
questo ci permetterà di abbreviare i tempi.
Vi ringrazio.
Cristina

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Quasi 2600 firme raccolte (oltre le più di 800 della petizione online)

Chi avesse ancora fogli firmati è pregato di mettersi in contatto con noi (il numero è nei contatti in home page) per la consegna.
Sabato consegneremo le firme al Governatore Lombardo che viene a Noto per l'inaugurazione del tratto Noto-Rosolini.
Naturalmente siete invitati a venire numerosi alla consegna, vi comunicheremo l'ora (si dice alle 14,30 ma non è ancora ufficiale).

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martedì 4 novembre 2008

Fantastica parodia della Gelmini di Caterina Guzzanti: da non perdere!


YouTube - GELMINI-GUZZANTI - PARLA CON ME

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Bloccati i decreti attuativi della riforma Gelmini

In alto mare i decreti attuativi della riforma Gelmini. Si tratta dei decreti a cui tocca dire in concreto dove tagliare i posti di ausiliari, tecnici e amministrativi (oltre 44 mila) e le cattedre (circa 88 mila) nei prossimi tre anni. Sono i decreti che, per esempio, riducono il tempo prolungato alle medie, riscrivono le superiori e gli istituti tecnici e professionali. Il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, ha infatti le mani legate.

Visto che il piano programmatico generale, scritto con il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, non ha ancora ricevuto il parere delle commissioni parlamentari competenti. E senza questo parere i decreti non si possono emanare. Commissioni anch’esse bloccate in attesa di un altro parere, quello delle regioni.

I governatori, infatti, nell’ultima conferenza hanno detto a chiare lettere che non può esserci nessuna collaborazione con il governo centrale stante la spada di Damocle del commissariamento prevista dal decreto sulla sanità. Nel caso in cui non dovessero tagliare le piccole scuole entro il prossimo 30 novembre, le regioni saranno commissariate, prevede il decreto. E il rischio di commissariamento è molto alto, anche per le regioni del centrodestra.
(da Italia Oggi)

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Petizione dell'Osservatorio sulla legalità e sui diritti

Salviamo i diritti all'integrazione e allo studio dei cittadini diversamente abili
di Osservatorio sulla legalità e sui diritti

On. Presidente della Repubblica,
Onorevoli Presidenti di Camera e Senato,
Ministro dell'Istruzione, on. Gelmini,

chiediamo

LA REINTEGRAZIONE DEI DIRITTI ALLO STUDIO, ALLA DIGNITA' DELLA PERSONA, ALL'INTEGRAZIONE, AD UNA AUTENTICA OTTIMIZZAZIONE DELLE POTENZIALITA' RESIDUE DEGLI ALUNNI E STUDENTI DISABILI DI TUTTA ITALIA.

Infatti, a causa di una normativa farraginosa, astrusa, ma soprattutto incostituzionale, in quanto difforme da principi sanciti dalla Costituzione, bambini e ragazzi diversamente abili, con certificazione di handicap in situazione di gravità ex art. 3, 3° comma legge 104/1992, nell'anno scolastico 2008/2009 sono rimasti - al contrario dello scorso anno - privi di insegnante di sostegno con rapporto 1:1 ; infatti le ore di sostegno sono state incredibilmente ridotte a poche ore settimanali.

Tutto ciò provoca ingenti problemi, disagi ed emarginazione agli studenti disabili, nonché disorganizzazione e confusione nella gestione delle classi.
Certo questa non è una scuola moderna e civile, né una scuola che promuove il diritto all'istruzione ed il diritto di uguaglianza di tutti gli studenti!!!
I genitori di questi ragazzi portatori di handicap sono disperati e tutti noi cittadini non riusciamo a comprendere come ciò sia potuto accadere.

È veramente triste ed amaro constatare che proprio nel 2008, in cui si celebra il 60° anniversario della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, nelle scuole italiane si segnali la violazione di un concreto diritto allo studio, all'integrazione, alla riabilitazione dei disabili, alla valorizzazione di quelle loro capacità residue, che se non trattate adeguatamente, corrono il rischio di causare serie ed irreversibili involuzioni.



Tutto è partito dalla legge n.244 dicembre 2007, (meglio nota come finanziaria per il 2008) e confermata dalla finanziaria 2009, che, nell'applicare un mero criterio numerico (1 insegnante di sostegno per ogni 2 disabili a prescindere dalla loro gravità) vuole e, di fatto, uniforma tale rapporto ½ su tutto il territorio nazionale dimenticando la specificità ed il bisogno formativo legato alla certificazione di ciascun alunno diversamente abile; tutto ciò comporta che in tante regioni, ove il rapporto è diverso da quello previsto nella finanziaria 2008, si è avuta una notevole contrazione di organico di sostegno, con gravissime conseguenze.

Ma i diritti fondamentali della personalità, di uguaglianza e solidarietà sociale, sanciti dalla nostra Costituzione, non li può sopprimere nessuna legge ordinaria. Il diritto allo studio dei disabili non si può ridurre ad una arida e squallida formula matematica che non tiene conto delle vere e concrete esigenze degli studenti portatori di handicap gravi.

È proprio per questo che viene lanciato un appello a codeste Onorevoli Autorità, affinché si provveda con urgenza, in maniera fattiva, a ridare dignità agli studenti diversamente abili, che al momento si trovano espropriati dall'esercizio di diritti fondamentali, inviolabili ed imprescindibili, costituzionalmente garantiti.


Per aderire scrivi a sos@osservatoriosullalegalita.org
indicando nell'oggetto
ADESIONE AD APPELLO RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI
e firmando la mail con nome, cognome, professione, provincia.

www.osservatoriosullalegalita.org

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lunedì 3 novembre 2008

Inaugurazione del tratto Noto-Rosolini

Sabato 8 Novembre sarà inaugurato, alla presenza del Governatore Lombardo, il tratto Noto-Rosolini dell'autostrada Siracusa Gela.
Quale migliore occasione per consegnare le firme raccolte e il documento steso dal Comitato? La risonanza mediatica è assicurata, la partecipazione dovrà essere significativa. Ne parliamo Martedì.

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SCUOLA: IN SICILIA SI PERDERANNO 15MILA POSTI IN TRE ANNI

Da politicamentecorretto.com pubblichiamo un interessante articolo.
«Studenti docenti e famiglie in Sicilia stanno dando luogo in questi giorni ad una protesta civile con proposte serie e moderne. La Sicilia è la regione che viene penalizzata in modo pesante dal decreto Gelmini, più che le altre regioni e ancora una volta la tanto sbandierata autonomia siciliana viene umiliata». Lo ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Lumia che ha aggiunto: «Era accaduto già pochi mesi fa coi fondi stanziati dal governo Prodi per le infrastrutture dell'Isola, poi stornati per coprire l'abolizione dell'Ici, e accade ancora una volta oggi coi provvedimenti adottati dal governo in materia di istruzione che producono delle forti ricadute negative e pesanti conseguenze soprattutto nell'Isola. E, mentre l'assemblea regionale vota contro il decreto Gelmini proprio per le prerogative dell'autonomia siciliana, a Roma le stesse forze politiche votano a favore dello stesso decreto. Insomma, signori, magari anche capipolo, in Sicilia e servi a Roma».

«Ricordo – ha continuato - che il governo Prodi nel corso della XV legislatura aveva approvato, attraverso le due leggi finanziarie, provvedimenti importanti, volti a risolvere il problema della precarietà degli insegnanti.
Infatti, come noto, la legge n. 296 del 2006 (finanziaria 2007), aveva autorizzato l'immissione in ruolo di 150mila docenti e di 20mila unità di personale tecnico ausiliare (Ata) nel triennio 2007, 2008 e 2009, inoltre, la legge n. 244 del 2007 (finanziaria 2008) aveva previsto la stabilizzazione di circa 17mila insegnanti di sostegno e di ulteriori 10mila unità di personale tecnico ausiliare nel triennio 2008, 2009 e 2010.
Inoltre, secondo fonti ministeriali, il piano di assunzioni, così come previsto dalle suddette leggi finanziarie del precedente governo, aveva già avviato, nel giugno 2006, la stabilizzazione di 20mila docenti e di 3.500 unità di personale tecnico ausiliare (Ata) e nel maggio 2007 la stabilizzazione di 50 mila docenti e di 10 mila unità di personale tecnico ausiliare (Ata)».
«Basti ricordare – ha sottolineato - che nel solo anno scolastico 2008/09, nella scuola siciliana, l'aumento di 4-5 alunni per classe ha causato un taglio di 2626 posti di lavoro (2500 insegnanti e 126 personale Ata). Taglio confermato anche per il prossimo anno scolastico. Un dato fra tutti: a Palermo nell'anno scolastico 2008/09, nella scuola primaria, sono stati conferiti incarichi annuali solo a 60 docenti contro i 200 dell'anno scolastico 2007/08. Ma i tagli suindicati, ad abundantiam, subiranno un ulteriore aumento con l'introduzione dei provvedimenti contenuti ne decreto 112/2008, convertito nella legge n. 133 del 2008 (c.d. manovra d'estate) e applicato dai "decreti Gelmini", i cui effetti saranno il ritorno al maestro unico per la scuola primaria; la riduzione delle ore di lettere e di tecnologia nella scuola secondaria di I grado; la riduzione dell'orario settimanale a 32 ore per gli istituti tecnici e professionale e a 30 per il licei; il taglio di 100 scuole, quelle "sottodimensionate" con meno di 500 alunni».
«In Sicilia – ha spiegato - questi provvedimenti porteranno ad una riduzione, complessivamente, di oltre 15mila posti di lavoro nei prossimi tre anni. Dato che si commenta da solo in una regione in cui la perdita del lavoro ha sovente risvolti drammatici. Voglio inoltre ricordare che l'aumento del numero degli alunni per classe, spesso in edifici scolastici fatiscenti e non a norma o in aule di dimensioni molto ridotte, ha comportato, in molte scuole, l'abbassamento della qualità dell'azione didattica e il rallentamento dei processi di apprendimento (in alcune scuole del centro storico di Catania e di Palermo le aule sovraffollate, con i banchi dei ragazzi addirittura a ridosso della cattedra, non consentono ai discenti di socializzare e di vivere la scuola come luogo educativo)».
«Senza dimenticare – ha concluso - che le provincie di Messina ed Enna sono composte per il 70% da territorio definito di montagna e che le riduzioni delle sedi scolastiche, previsti dai decreti n. 133 e n.137, in quei cosiddetti comuni di montagna, vedrà in queste provincie classi stracolme di alunni a discapito della loro crescita sociale e culturale. Identica situazione si ripeterà per le isole Egadi, Eolie, Pelagie, Pantelleria ed Ustica -classi piccole ma con numero elevato di alunni. Infine, l'applicazione della "riforma" Gelmini/Tremonti eliminerà definitivamente il precariato in Sicilia - non verranno assunti più supplenti - e creerà un elevato numero di soprannumerari, che saranno costretti ad essere utilizzati per le supplenze, con un devastante effetto sulla qualità della scuola e sulle professionalità dei lavoratori».

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sabato 1 novembre 2008

Scuola: la Regione Sicilia annuncia ricorso alla Consulta

La Regione Sicilia ha annunciato, attraverso le parole del suo assessore all'Istruzione Antonello Antinoro, l'intenzione di impugnare il decreto, oramai approvato da entrambe le Camere e quindi convertito in legge, Gelmini-Tremonti.
L'assessore Antinoro ha sfilato Giovedì con gli studenti palermitani, dopo aver avuto l'approvazione del governatore Lombardo, precisando che l'ufficio legislativo e legale della Regione Sicilia sta per avviare le procedure per un ricorso alla Corte Costituzionale contro la "riforma" della scuola approvata Mercoledì scorso.
Il Governo regionale si impegna a difendere le prerogative costituzionali e statutarie attribuite alla Regione siciliana in materia di scuola e diritto allo studio.
Viene da chiedersi come mai l'MPA di Lombardo abbia votato senza fiatare sia in Camera che in Senato la conversione in legge di tale decreto, senza contare che Vinciullo e Granata, molto critici verso la "riforma" Gelmini-Tremonti, appartengono allo stesso partito di Gasparri e Bocchino (per citare i più attivi) che sono in prima linea su tutte le TV nazionali a spiegare come sia bella e giusta questa legge che per incanto, passato lo stretto, per gli stessi partiti diventa una schifezza.
Tu chiamala se vuoi...coerenza!

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Dall'auto blu alla scorta....ma a piedi siamo rimasti noi!

Il Viminale mette sotto scorta la Gelmini. Adesso a proteggerla ci sono due carabinieri e anche un’auto blindata. Ricordo, per chi avesse la memoria corta, che la scorta fu rifiutata al Prof. Biagi (definito dall'allora ministro degli Interni Scajola un "rompicoglioni"). Lui si che aveva ricevuto minacce ed infatti fu assassinato di lì a poco.

da il Messaggero: "Il Viminale e soprattutto i responsabili del Ufficio Centrale Scorte (Ucis) dopo le ingiurie scritte sui muri e gli slogan urlati in piazza hanno deciso di potenziare le misure di tutela del ministro.Fino a due settimane fa la Gelmini non aveva alcuna misura di sicurezza ma soltanto un'autoblu del Governo condotta da un normale autista.Mercoledì 22 l’Ucis ha deciso di assegnare al Ministro della Pubblica Istruzione un livello di tutela 4: ovvero alla guida della macchina non un normale autista ma un uomo delle forze dell’ordine. Inoltre le è stato assegnata anche la “tutela” cioè un secondo carabiniere a bordo della macchina.
Neanche due giorni, l’Ucis ha deciso di rafforzare ulteriormente le misure: da sabato 25 la Gelmini viaggia a bordo di una macchina blindata: una misura davvero eccezionale, per un ministro della Pubblica Istruzione."

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L'avvelenata 2008.

Se non fossi un coglione (solo un coglione fa 2 anni sissis e 1 anno di sostegno inutilmente)sarei già scappato all'estero, c'è aria di fascismo e di regime,
sono stanco di vedere 'sti stronzi(leggi politici) che sorridono, che parlano in continuazione, che si azzuffano sul significato delle parole e giocano sulla nostra pelle.
Siamo dei morti viventi e non lo sappiamo: non esiste destra o sinistra ci sono solo dei mistificatori, dei mercenari, dei corrotti (io non sono andato nemmeno a votare, ma "odio" il nano).
Dov'era la sinistra a giugno/luglio quando si decideva il nostro futuro?
Dov'erano i sindacati?
Che senso ha uno sciopero il 30 dopo la conversione in legge!!??
E' come chiudere la stalla dopo la fatidica fuga dei buoi...

per me sono tutti d'accordo, non venissero
a parlare di referendum non credete ai politici
(i tagli sui precari sono in finanziaria che non può "subire" referendum).
Loro giocano, sono solo in cerca di voti a 'sti signori piace metterla in c... ai "poveretti".
Per conto mio ho comprato tonnellate di vasellina (chi ne volesse ...).
L'unica soluzione è diventare scemi, o con un intervento chirurgico (lobotomia o similari) o guardando la tv.
Io credo di essere sulla buona strada, pensate che ho visto nell'ordine:l'isola dei famosi, la talpa la ruota della fortuna, paperissima e aspettando con ansia
il grande fratello ho notato una massiccia apoptosi (suicidio di cellule cerebrali).
Forse ora nel vedere berlusca, veltroni e compagnia bella non avrò più conati di vomito, gastrite etc.
Se non fossi così intelligente, anche se poc'anzi ho detto di essere scemo, penserei
anche al suicidio (tranquilli, quello cerebrale) anzi stasera lo faccio!
No, no mi dispiace.
Non cercate di fermarmi, ho deciso, lascio mia moglie e la mia futura bambina (nasce a fine novembre).
No, non piangete ho deciso, sono stradeciso........
Stasera guardo integralmente il tg 4 di Fede e a Dio la sorte...
Referendum, tfr, pensione, inflazione, petroliio, euro, mortadella, la casta,
i giornali, la tv, le veline, la moviola, Moggi.... i coglioni
(scusate la ridondanza ma è un metodo didattico) siamo noi
che crediamo alle favole: il pifferaio magico suona e noi dietro ...
scusate lo sfogo ma sono stanco...

Giuseppe Costa

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Sciopero e Manifestazioni: un successo!


Mobilitazione massiccia contro la "riforma" Gelmini-Tremonti.
Lo sciopero ha registrato più del 70% di adesioni sventando il tentativo del governo di farne un referendum pro-Gelmini (se la percentuale delle adesioni fosse stata di meno del 50% state certi che avrebbero tirato fuori la solita puttanata della maggioranza silenziosa).
Straordinaria anche l'adesione alla manifestazione di Roma e delle altre città italiane: più di un milione a Roma, centinaia di migliaia in tutta Italia!

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mercoledì 29 ottobre 2008

Tagliano 8 miliardi alla scuola ma si aumentano lo stipendio!

Il parlamento ha votato all'unanimità un aumento di stipendio per i parlamentari di ben 1.135 euro al mese (praticamente lo stipendio di un professore "fannullone").

Ricordiamo lo stipendio di un onorevole 19.150 euro + 4.030 euro per il proprio portaborse (generalmente un familiare) + 2.900 euro come rimborso per le spese di affitto + una indennità di carica tra i 335 e 6.455 euro!
A questo si deve aggiungere:
telefono cellulare, viaggi (aereo, treno, trasporti urbani), cinema, teatro, piscine e palestre, cliniche, assicurazioni, francobolli, auto blu con autista e perfino ristorante (dovessero mai dimagrire). Tutto rigorosamente AGGRATIS!!!!
Si vuole tegliare la spesa pubblica? Comincino a dare loro il buon esempio tagliando gli sprechi del denaro pubblico a loro vantaggio!

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lunedì 27 ottobre 2008

Avola, nonostante il maltempo più di 300 firme raccolte.

Purtroppo la giornata non è stata delle migliori, il punto raccolta firme non era quello che avremmo voluto (ad Avola le piazze sono un cantiere aperto da più di un anno!), ma la gente ha risposto ugualmente, molti si sono fermati per informarsi su una "riforma" che è passata come la riforma del grembiulino, alcuni non hanno voluto firmare perchè per loro la scuola italiana va cambiata. Anche per noi va cambiata, ma in meglio!

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domenica 26 ottobre 2008

Venerdì picco di contatti al blog

Ben 472 persone hanno visitato il nostro blog venerdì 24.
Considerando che ha meno di 2 mesi di vita possiamo dire che si difende bene!
Invito aderenti e simpatizzanti del Comitato a inviare contributi da pubblicare alla mail: limpido@tele2.it
I più interessanti saranno senz'altro pubblicati

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venerdì 24 ottobre 2008

Le agghiaccianti dichiarazioni di Cossiga a QN

"Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornera' ad insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate Rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle universita'.
Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell'Interno", ha continuato. "In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche' pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...."

Cosa dire delle deliranti dichiarazioni di Cossiga:
"Lasciar fare gli universitari Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita', infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta'.
Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra' sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri", ha affermato Cossiga. "Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pieta' e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti" - ha sottolineato - "Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si'".
Ora, è vero che il personaggio non ha mai dato prova di grande equilibrio (mentale soprattutto) e che la demenza senile attacca anche i migliori cervelli (fra i quali non mi sembra possa inserirsi quello di Cossiga) ma di certo pensare che un tipo così sia stato Presidente della Repubblica lascia, come minimo, un po' interdetti.

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giovedì 23 ottobre 2008

Superenalotto: a Catania il 6 da 100 milioni di euro vinto da un precario!


Incredibile! a Catania un precario sogna la Gelmini e fa 6 al superenalotto!

Finalmente è successo! la "beata ignoranza" ha fatto il miracolo e adesso potrà essere "santa subito". Comparendo in sogno a un precario di Catania nell'atto di mangiare una fetta di pane di Matera spalmato di 'nduia calabra, ha permesso, grazie alla smorfia napoletana, di realizzare la più grossa vincita di una lotteria nazionale. Il precario, di cui per ragioni di privacy non possiamo fare il nome, ha dichiarato che si recherà in pellegrinaggio a Reggio Calabria, ex residenza della beata (futura santa) dove bacerà la cartuccera dove erano contenuti i temi già svolti che la beata Gelmini recava con sè durante l'esame di abilitazione alla professione.
Ha anche dichiarato che regalerà due paia di forbici d'oro: una a Renatino, il parrucchiere personale di Mariastar, rifugio dalle intemperanze degli infedeli contestatori, e la seconda al padre adottivo di lei Giulio Tremonti che le utilizzerà per continuare a praticare il suo hobbie preferito: tagliare i poveracci!

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Quel sorriso che la Gelmini ha tagliato

Dalla Rebubblica di Bari pubblichiamo la lettera della maestra di Rosanna, una bambina down che, con la riforma della scuola vedrà dimezzate le sue ore di sostegno
di Olimpia Riccio

Caro direttore, sono la prof di sostegno di Rosanna, una piccola dolcissima bambina down di undici anni iscritta in prima media. Tutte le mattine mi vola tra le braccia e ci "ricarichiamo" a vicenda.

È cambiato tutto per lei: la scuola, gli insegnanti, gli amici, la misura dei banchi, il luogo in cui si va al bagno, i quadretti appesi ai muri, il colore delle pareti. Inoltre la scuola media è più astratta, i contatti con le persone più distanti.

È entrata in questo cavolo di mondo degli adulti, che non piace a nessuno, né piccoli né grandi eppure si perpetua come autocreazione o per inerzia. Come fare a spiegare a Rosanna che i suoi bellissimi abbracci avvolgenti come copertine vanno diradati perché lei cresce?

Come fare a dire a Rosanna che le sue spontanee battute sagaci "interrompono" la lezione? Come fare a "disciplinare" una bambina legata al calore delle proprie emozioni, capace di "scongelare" chiunque con una carezza soffice?

Rosanna è una bambina felicemente down, grazie ad una straordinaria famiglia che l´ama e favorisce le sue relazioni amichevoli e sociali. E come si fa a non amarla? A scuola è bastato presentarla a colleghi, collaboratori, personale di segreteria e preside perché negli occhi di tutti si accendesse la tenerezza.

È la magia dell´abbraccio di Rosanna.

Però non tutti l'amano. Il ministero della Pubblica Istruzione, per esempio, non l´ama. Le ha tolto 18 ore di sostegno per dargliene solo 9 alla settimana. Intanto i professori curriculari fanno miracoli seguendo Rosanna e classe di 20 vivacissimi alunni.

Però Rosanna impara solo se ha qualcuno per sé, che le presti attenzione: giocosa, continua, solidale, affettuosa ed ha il bisogno impellente di essere "traghettata" nella scuola media. Il termine "taglio" coniato ultimamente nella politica scolastica e non, rende bene l´idea: si prende un bel paio di forbici e si amputa la vita, già difficile, dei bambini diversabili, piccoli angeli disarmati di fronte ad una società troppo complicata per loro.

Così Rosanna, durante la mattinata, se non ha qualcuno per sé, piange, si arrotola i capelli tra le dita e se li strappa.(lo farei anch´io).

E io non posso farci niente? Grazie a Dio ci ha pensato Elisa, mamma di Rosanna, varando una petizione sul sito www.petizioni.tiscali.it/bastaaitaglisulsostegno.

Vi prego: firmate e diffondete, quello sui bambini diversabili è un taglio che "non s´ha da fare". Altrimenti non ci resterà altra soluzione che portare Rosanna a Roma ad abbracciare (e a scongelare) il ministro Gelmini da parte di tutti i bambini diversabili d´Italia.

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Berlusconi vada a giocare a soldatini con i suoi nipotini…

Invece di cacciare gli amici dei camorristi dal suo governo, Berlusconi ha aperto la caccia contro gli studenti italiani, colpevoli di non apprezzare gli atti della Gelmini e i tagli forsennati imposti dal suo governo alla ricerca e all'università.
Lo afferma l’on. Claudio Fava, Segretario Nazionale di Sinistra Democratica.
Facciamo appello - prosegue il leader SD - al senso di responsabilità dei Rettori per evitare che venga compromessa, in nome di un'idea squadrista della politica, l'inviolabilità delle università italiane.
Al premer - conclude l’on. Fava - consigliamo, affettuosamente, di andare a sfogare le proprie smanie in qualcuna delle sue ville, giocando con i soldatini insieme ai suoi nipotini.

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...e anche la tivù di regime fa il suo sporco lavoro: YouTube - Striscia la notizia sputtana Studio Aperto sulla Gelmini

YouTube - Striscia la notizia sputtana Studio Aperto sulla Gelmini, clicca per guardare il video

Incredibile! Neanche i mistificatori sono più quelli di una volta!

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mercoledì 22 ottobre 2008

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo

Lettera a un poliziotto
di Mario Tirino
Caro agente,
quando domani i tuoi capi ti inviteranno a sgomberare l'Università in cui è iscritta tua figlia, o tuo figlio, per un attimo chiudi gli occhi, prima di alzare il manganello e iniziare la repressione.
Guardali, i tuoi figli, barcamenarsi tra un presente incerto e precario e la pura bellezza dei loro sogni, mentre studiano, lavorano e si sacrificano in strutture fatiscenti, con poca qualità e mezzi ancor inferiori, per costruirsi il loro futuro.
Pensa, caro poliziotto, a quanti sacrifici, quante notti di lavoro, quali rischi e quanta fatica hai affrontato tu, per permettere loro una vita migliore.


E pensa, caro poliziotto, per un attimo solo, alle ragioni della loro generazione: vittima della precarietà lavorativa, e quindi economica ed esistenziale. Pensa a come la scuola e l'università siano l'unico mezzo, per chi non ha soldi e santi in Paradiso, per garantire, come hai fatto/stai facendo tu, una possibilità di futuro più dignitoso ai propri figli.
Pensa, fratello agente, a come qualcuno ti sta usando e strumentalizzando, per sostenere altre ragioni. Quelle di una scuola di serie A in mano ai privati, che potranno permettersela, e una scuola di serie B, per tutti i poveri cristi che lavorano dalla mattina alla sera e che avranno come figli altri poveri cristi che lavoreranno dalla mattina alla sera senza potersi costruire nulla di diverso.
Non ti chiedo caro poliziotto di venire meno agli ordini che ti daranno.
Non puoi.
Ma quando tornerai a casa la sera, dopo aver compiuto il tuo crudele dovere, guarda negli occhi tua figlia, tuo figlio. E con tutto il coraggio che hai dimostrato nel corso della tua vita onesta, sussura loro poche parole: "Scusatemi, sono con voi"

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Martedì 28 ottobre ad Avola ore 20.00, salone Paolo VI (via Linneo 8)

I giovani di Azione Cattolica e la parrocchia di San Giovanni Battista di Avola promuovono un incontro il 28 ottobre dal titolo: "Risparmiare proprio sui deboli?"

"Perchè accanirsi contro la scuola?
Mentre gruppi finanziari dissestati ed enti locali indebidati vengono salvati da chi paga le tasse, nonostante gli stipendi d'oro dei loro dirigenti, circa 100.000 precari della scuola non avranno il rinnovo del contratto.
Migliaia di alunni diversamente abili non avranno l'insegnante di sostegno, la lotta agli sprechi colpisce in realtà i più deboli non toccando i privilegiati."

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La Gelmini l'ha detto a papà Silvio


"Papino, papino, mi maltrattano difendimi tu"

E il papà interviene, con la figlioletta un po' tarda accanto minaccia: "avviso ai naviganti. Vi mando la polizia!"
Veramente grottesco! Ci sarebbe da ridere se l'allarme democrazia non toccasse il codice rosso con le minacce del premier.
Vietato disturbare il manovratore, come ci si permette, in questo clima idilliaco, con i sondaggi che indicano un gradimento bulgaro, di sporcare l'immagine linda del "tutto va bene madama la marchesa"!
E il bello è che continuano a dire che è tutta colpa della sinistra (ma dov'è?), non si sono ancora accorti che fra chi protesta ci sono moltissimi dei loro elettori!
Caro Presidente, cara Ministra, rassegnatevi, la protesta è solo all'inizio. Mandateci pure l'esercito, continueremo a lottare per difendere il futuro dei nostri figli, la nostra professione, la scuola pubblica italiana.

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Quando la realtà supera la satira!

Incredibile estratto dal Corsera. La Ministra per evitare la contestazione va dal parrucchiere. E il fidanzato bullo minaccia!

È il giorno dopo la grande contestazione. Il ministro Mariastella Gelmini parla a un pranzo, in attesa di intervenire al convegno «Educazione e libertà» organizzato da Gaetano Quagliariello (Pdl), presidente della fondazione Magna Carta. Non si è spaventata, ma mentre sfilava il corteo non è andata al Ministero. «Sono rimasta all’Eur. Mi hanno consigliato di evitare viale Trastevere». Se n’è andata da Renato, il suo parrucchiere. «Gli ho telefonato dicendo: adesso i giornali ti fanno diventare famoso». Cerca di non dare peso agli insulti di studenti e insegnanti. «Il mio fidanzato che mi vuole molto bene ha detto: se ti torcono un capello ci penso io, ma contro chi ti insulta non posso fare nulla perché sono troppi.»

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La Gelmini scappa ancora! Palermo invasa dagli studenti anti-Gelmini - YouReporter.it


Palermo invasa dagli studenti anti-Gelmini - YouReporter.it

Ancora una volta la pavida Ministra scappa di fronte alla contestazione. Non le resta che il tinello di casa sua!

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martedì 21 ottobre 2008

...e la stampa di regime fa il suo sporco lavoro!

Oltre all'ostracismo delle TV, pronte a ospitare i vari Gelmini e Brunetta in assenza di contraddittorio e anzi con l'imbarazzante impiego di squallidi figuri più simili a viscidi valletti che ad altro, ci dobbiamo guardare anche da una imbarazzante (per la democrazia) stampa di regime che mistifica puntualmente la realtà ad uso e consumo del proprio padrone o di qualche beota pronto a bersi le loro balle.

Spiccano in questa squallida gara il Giornale dell'eterno efebo Giordano e il Tempo di Roma il cui direttore cinguettava l'altra sera da Vespa (altro leccaculo di livello) con "Brontolo" Brunetta.
Nel Giornale del fratello di Berlusconi spicca un'intervista alla ministra per le politiche giovanili Meloni, nella quale in sostanza dice che gli studenti sono dei pirla guidati dai propri prof. verso la protesta e che studenti e docenti non possono avere gli stessi obiettivi perchè hanno interessi opposti (?)
Il Tempo addirittura si spinge a dire che a Trieste i prof. avrebbero minacciato gli studenti che chiedevano il regolare svolgimento delle lezioni di bocciatura (sic!)

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Famiglia Cristiana contro le classi-ponte: “prima mozione razziale approvata dal Parlamento italiano"

E' la “prima mozione razziale approvata dal Parlamento italiano" che fa "scivolare pericolosamente la scuola verso la segregazione e la discriminazione: anziché ‘classi ghetto’ servirebbero classi ordinarie con ore d’insegnamento della lingua.

SI DICE "CLASSI PONTE"
LEGGASI "CLASSI GHETTO"

Per il ministro Gelmini le "classi di inserimento" per bambini immigrati «non sono un problema di razzismo, ma un problema didattico». Per Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia, sono «un provvedimento di stampo razzista».


La Lega cavalca l’onda e va all’arrembaggio dell’immigrato. La "fantasia padana" non ha più limiti, né pudore. Prima le impronte ai rom, poi il permesso a punti e i 200 euro per il rinnovo, poi l’impedimento dei ricongiungimenti familiari, e ora una mozione, avanzata a sera tardi in Parlamento, per le classi differenziali, col pretesto di insegnare l’italiano agli stranieri. Il problema dell’inserimento degli stranieri a scuola è reale, ma le risposte sono "criptorazziste", non di integrazione.

Chi pensa a uno "sviluppo separato" in Italia, sappia che quel concetto in altra lingua si chiama "apartheid", andata in scena in Sudafrica per molti anni: autobus, cinema e scuole separati. L’onorevole Casini ha parlato di proposta vergognosa: «Di questo passo, andrà a finire che ai bambini delle classi separate cuciranno sul vestito la lettera "i" come immigrato». E il Secolo d’Italia, quotidiano di An, nel tentativo di frenare la Lega, ha scritto: "Scordatevi l’apartheid".

La questione dell’italiano è solo una scusa. Tutti sanno che le cosiddette "classi di inserimento" non sono efficaci. I risultati migliori si ottengono con classi ordinarie e con ore settimanali di insegnamento della lingua. In Italia questo, in parte, avviene. Lo prevedono le "Linee guida" (2006) dell’allora ministro Moratti per l’accoglienza degli alunni immigrati, approvate anche dalla Lega. C’è un progetto che prevede un finanziamento di 5 milioni di euro per insegnare tre diversi livelli di lingua italiana. Il Governo potrebbe rispolverarlo e far cadere (per amor di patria) la prima "mozione razziale" approvata dal Parlamento italiano. Oppure, guardare a esperienze come a Firenze dove un pulmino passa a prendere i bambini stranieri a scuola, li porta ai corsi d’italiano e poi li riporta in classe.

La mozione, poi, va letta fino in fondo. Prevede che i bambini immigrati, oltre alla lingua italiana, debbano apprendere il «rispetto di tradizioni territoriali e regionali», della «diversità morale e della cultura religiosa del Paese accogliente», il «sostegno alla vita democratica» e la «comprensione dei diritti e dei doveri». Qualcuno sa dire come spiegarlo a un bambino di 5-6 anni, che deve ancora apprendere l’italiano?

Se l’integrazione è un bene (tutti la vogliono), dev’essere interattiva. E allora, perché non insegniamo agli alunni italiani il rispetto delle "tradizioni territoriali e regionali" degli immigrati? Ha detto bene il cardinale Scola: «I buoni educatori devono saper favorire l’integrazione tra le culture, che è una ricchezza per tutti». Il rischio, altrimenti, è una società spaccata in due, di cui una con meno diritti dell’altra.

Alle difficoltà reali si risponde con proposte adeguate, come s’è fatto col maestro di sostegno. In Italia non abbiamo più classi speciali per portatori di handicap, ci sono scuole dove sordi e muti stanno insieme a chi parla e sente. La mozione approvata dal Parlamento fa scivolare pericolosamente la scuola verso la segregazione e la discriminazione. Si dice "classi ponte", ma si legge "classi ghetto".

Negli anni Sessanta, quando bambini napoletani, calabresi o siciliani andavano a scuola a Novara, nessuno s’è sognato di metterli in una "classe differenziale" perché imparassero italiano, usi e tradizioni del Nord, né di far loro dei test d’ingresso. Perché ora ci pensa il novarese Cota?

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Resoconto Petizione Online

La petizione online contro i tagli della "riforma" Gelmini-Tremonti ha superato le 400 firme. Più dell'80% di esse proviene da firmatari non siracusani. Li ringraziamo tutti e chiediamo loro di continuare a diffondere la petizione.
Ricordatevi di inviare una mail di invito a tutti i vostri conoscenti.
Grazie.

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lunedì 20 ottobre 2008

YouTube - MESSAGGIO LITTIZZETTO A MARIA STAR GELMINI SULLA SCUOLA


YouTube - MESSAGGIO LITTIZZETTO A MARIA STAR GELMINI SULLA SCUOLA

Fantastica Littizzetto sulla Gelmini (magari avessimo lei come ministro!)

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Interessante articolo sul "Corriere" di oggi

Disabili a scuola, ma non in classe
Più della metà vengono tenuti a lungo fuori dalle aule.
164 mila studenti, con 93 mila insegnanti di sostegno

Diciamolo subito, a scanso di equivoci: nel tanto vituperato decreto Gelmini, l’integrazione scolastica delle disabilità non viene neanche nominata. Eppure in piazza, venerdì a Roma, c’erano anche loro. Insegnanti di sostegno, associazioni di genitori. A manifestare contro la riforma, ma soprattutto contro un ministero che, di nuovo, sembra essersi dimenticato di quello che un tempo era il vanto dell’istruzione italiana. E che invece si ritrova ormai da anni ad annaspare tra fondi che vengono tagliati o che proprio non ci sono mai stati, percorsi di formazione a dir poco tortuosi, furberie e inanità


L’allarme in cifre
Nelle «disposizioni urgenti in materia di istruzione e università » non c’è dunque traccia di handicap, sostegno, formazione. Forse perché, per Viale Trastevere, l’integrazione delle disabilità non è un’urgenza. Eppure: 164.392 alunni, su 4 ordini di scuola statale. Oltre 53mila insegnanti in organico a tempo indeterminato (a cui vanno aggiunti circa 40mila precari). E il quadro si complica se, a quel 2-3% di ragazzi «ufficialmente» certificati dalle Asl, si unisce — dati del Centro Studi Erickson (www.erickson.it) — un altro 15-20% con difficoltà educative, apprenditive, di comportamento e relazione. Fenomeni in crescita, dicono gli esperti. A luglio, ilministero ha emesso una direttiva — la 69 — in cui, per le «iniziative di potenziamento e di qualificazione dell’offerta formativa di integrazione» degli alunni con handicap, sono stanziati 10.500.000 euro. Che, calcolatrice alla mano, fanno meno di 64 euro ad alunno e poco più di 196 a docente. C’è da aggiungere la scure abbattutasi sui costi scolastici: -7.832 milioni di euro, tra 2009 e 2012. Nessun taglio ai posti di sostegno, giurano dal ministero. Però: maestro unico, in classi che hanno fino a 29 ragazzi, contro i 25 di qualche anno fa (e senza più «sdoppiamento » automatico in presenza di disabili). Riduzione del personale ausiliario, e a volte sono proprio loro, ad esempio, che portano in bagno il bimbo in sedia a rotelle. Monte ore che si assottiglia, alle elementari, quando per molte famiglie con figli «speciali» la scuola è il solo porto sicuro.
Integrazione mancata
Non è solo una tendenza del governo attuale. Lo stesso Fioroni, per dire, subì pesanti contestazioni; e fu la finanziaria 2008 a introdurre il rapporto medio nazionale di un posto di sostegno ogni 2 disabili, a prescindere dall’handicap. «Quel che ha fatto il governo Prodi è un abominio: determinare l’organico in base a un puro rapporto numerico. La Gelmini si è trovata il taglio pronto su un piatto d’argento ». Non usa la mano leggera, Antonio Nocchetti. Medico, due figlie («non disabili»), è il presidente di Tuttiascuola (www.tuttiascuola.org), associazione napoletana di genitori di ragazzi con handicap. «Dobbiamo avere il coraggio di dire la verità: la politica non è più in grado di sopportare i disabili nelle scuole pubbliche, perché sono diventati un costo inaccettabile ». «La nostra integrazione scolastica ha tanti anni, ma ho paura che oggi venga data per scontata. Mentre all’estero stanno lottando per averla — in Europa, solo Grecia e Portogallo sono schierati sull’inclusione, gli altri hanno sistemi misti con scuole e classi speciali —, da noi c’è un impoverimento del sentire che l’alunno con disabilità è parte integrale e integrata della classe». A parlare è Dario Ianes, pedagogista all’università di Bolzano, fondatore e condirettore del Centro Studi Erickson. «Inserimento », «socializzazione»: dalla 118/1971 alla 104/1992, «la legge dice esplicitamente che il sostegno si fa "alla classe". Le risorse aggiuntive sono ben date se vanno alla collettività, non è che appiccichi un insegnante al disabile e lo mandi in un’altra aula...». E invece, «una ricerca di prossima pubblicazione, realizzata con Andrea Canevaro dell’Alma Mater e Luigi D’Alonzo della Cattolica, ha rivelato che il bimbo disabile passa molto tempo fuori dalla classe: solo uno su 2, alle superiori, è sempre "dentro". Alle materne ben il 35% sta "un po’ dentro un po’ fuori", una quota che sale al 60% alla primaria, al 69% alle medie. Sono medie e superiori, oggi, la nuova frontiera».
Non solo numeri
«L’abbiamo visto anche noi che con loro la scuola diventa più difficile. Qualche volta viene la tentazione di toglierseli di torno. Ma se si perde loro, la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati». Lo scrivevano, più di 40 anni fa, gli alunni di don Lorenzo Milani, in Lettera a una professoressa. Parlavano dei loro coetanei «difficili», espulsi dalle scuole «dei ricchi». Ma la riflessione si adatta anche a quei bambini «diversi» che la scuola, spesso, non sa più accogliere, perché le mancano gli strumenti per farlo. Come, ad esempio, un numero sufficiente di docenti specializzati e in organico a tempo indeterminato (non supplenti «in deroga»), per garantire continuità a studenti già di per sé fragili. «Di solito si entra nel sostegno per poi passare sulla propria materia— ammette Gabriella Villanis, che insegna in una media di Napoli —. Io però ho fatto l’inverso: sono entrata con un concorso a cattedre per matematica e scienze, mi sono appassionata, eccomi qua». Da vent’anni a tu per tu con la disabilità. Quasi una mosca bianca: perché, spiega Ianes, «il livello di cambiamento e precarietà è molto più alto nel sostegno che in altre classi di concorso. Per contro, più hai un corpo docente stabile, meno ore di sostegno vengono richieste. Basterebbe una metodologia didattica più cooperativa, avanzata...». E qui entra in gioco un altro problema: la formazione. Ianes scuote la testa, «sono presidente del corso di laurea in Scienze della formazione primaria, ma noi stessi non sappiamo ancora che percorso debbano seguire gli studenti». Il punto è che sì, «c’è un titolo che si ottiene con 400 ore di specializzazione, ma dato che di docenti formati non ce n’è abbastanza, si prende chi capita». E la formazione in itinere? «L’aggiornamento, oggi, non è obbligatorio né retribuito», spiega lapidaria la Villanis. L’unica indagine nazionale sul tema, realizzata dall’Invalsi nel 2005-2006, rivela dati sconcertanti: quasi un istituto statale su 3 non ha docenti curricolari con formazione sulla disabilità. Nelle private, si sale al 68%. Con buona pace del lavoro di squadra. Soldi che non ci sono, numeri che non tornano: come quelli del monte ore di sostegno, «sempre troppo poche—sospira la prof —. Allora si fa richiesta di integrazione, che a volte viene soddisfatta, altre no. E i genitori, disperati, fanno causa». Ne sa qualcosa Nocchetti, che con la sua associazione ha portato 280 casi davanti al Tar: tutti vinti. Perché «è vero che il bambino disabile va preso in carica da tutto il team. Ma la situazione è tale che l’unico modo per arginare la falla è mettere le mani sugli insegnanti di sostegno ». Il 5 ottobre, Ianes e Canevaro hanno lasciato l’Osservatorio ministeriale sull’integrazione: «Questa nuova politica scolastica fatta di tagli, economie presunte (...)—si legge nella lettera di dimissioni — produce in tutti ulteriore insicurezza, diffidenza e conflitti». «Nella scuola italiana — chiude Nocchetti — ci sono ormai 600mila bimbi migranti, che sommmati ai disabili fanno quasi 800mila bambini. E i fondi? E la formazione? Altrimenti, trovino il coraggio di ammetterlo: la scuola pubblica deve diventare il ricettacolo dei paria ».

Gabriela Jacomella
20 ottobre 2008

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sabato 18 ottobre 2008

Il Comitato è per l'abolizione delle aree e del rapporto 1/2 - docente/studenti

I tagli registrati nel mondo della scuola siracusana hanno colpito i posti degli insegnanti di sostegno delle aree AD00 (scuola media), AD01, AD02, AD03 (area scientifica, umanistica e tecnica negli Istituti Secondari Superiori), ma, a Siracusa, contemporaneamente è stata eliminata del tutto l’area AD04 ovvero l’area psicomotoria. Ed è solo l’inizio perché, nel prossimo triennio, sono previsti tagli ancora più significativi ai danni dei docenti.

È stata negata ogni possibilità di lavorare ai docenti specializzati dell’area psicomotoria, ancora precari o con contratto a termine che dir si voglia, ma ciò che ci preme sottolineare è che a breve, gli stessi tagli, colpiranno i colleghi di ruolo trasformandoli in soprannumerari.
Tale situazione è frutto di un inadeguato criterio nell’assegnazione delle quattro AREE di sostegno agli alunni diversamente abili.
Negli Istituti Superiori Secondari gli insegnanti di sostegno sono ugualmente specializzati nel sostegno alla disabilità ma vengono suddivisi in aree in base alla disciplina di provenienza; ad esempio un insegnante di Educazione musicale viene assegnato all’area Umanistica, uno proveniente dall’Educazione fisica nell’area psicomotoria e così via per le altre discipline e le altre aree.
Attualmente, in alcuni Istituti Scolastici, vengono purtroppo considerate esclusivamente alcune aree anziché tutte, a danno degli altri insegnanti specializzati. Per ovviare a tale incresciosa situazione sarebbe necessario verificare il criterio di assegnazione delle aree nelle singole Istituzioni Scolastiche ma, data la difficoltà di controllare le singole Istituzioni Scolastiche perché si possono solo “sensibilizzare” i vari Dirigenti scolastici, il Comitato Scuola Siracusa propone l’abrogazione delle AREE negli Istituti Secondari Superiori equiparando la situazione a quella che si vive nella Scuola Media Inferiore; graduatoria unica perché unica è la Specializzazione conseguita.
Ci preme anche sottolineare che si rende necessario correggere la direttiva che impone il rapporto di un docente ogni 2 alunni con disabilità grave (9 ore per alunno), e di un docente ogni 3/4 alunni considerati medio/lievi (6 o 4,5 ore per alunno). E’ impossibile garantire il diritto all’integrazione e all’istruzione con un orario così ridotto. Già il rapporto 1 a 1 (18 ore), quindi di un insegnate assegnato ad un ragazzo/a diversamente abile, è un rapporto a tempo parziale, ma che, almeno, può garantire la presenza quotidiana del docente in classe.
Altra problematica importante riguarda l’assegnazione delle ore in base al grado di disabilità. Da anni ormai si tagliano le ore proprio ai ragazzi con disabilità lieve e media. Probabilmente perché chi stabilisce queste regole, in classe con questi ragazzi non c’è mai stato oppure non ne conosce neanche uno. Infatti sono proprio questi ragazzi con disabilità di lieve o media entità che avrebbero bisogno di più ore perché i loro margini di miglioramento sono maggiori. In questi casi si riesce ad educare cittadini capaci, nonostante le loro problematiche, di interagire efficacemente con la società, si permette loro di trovare lavori compatibili e di vivere una vita uguale a quella dei coetanei.
Dopo vari incontri con i responsabili del CSA di Siracusa e con il Dott. Italia in persona, a tutt’oggi la situazione appare immutata. Mentre i colleghi catanesi e palermitani hanno visto riconosciuto il loro diritto al lavoro e molti dei loro ragazzi diversamente abili hanno potuto riavere parte delle ore in affiancamento con l’insegnante specializzato, qui a Siracusa tutto tace.
Cosa si aspetta? Forse l’estate? Oppure dipende dal fatto che i colleghi delle altre provincie hanno manifestato con più determinazione?

Cristina Formosa

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