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martedì 15 giugno 2010

Professori contro la manovra, dilaga il blocco degli scrutini

(da il Manifesto di oggi)
Davanti alla ministero dell’Istruzione in viale Trastevere hanno montata una tenda nera che i professori hanno attraversato per ricomparire con una maschera bianca sulla faccia. Fantasmi senza più un’identità. È il rischio che corrono i docenti e, più in generale, la scuola italiana messa ancora una volta a dura prova dai tagli previsti dalla manovra.
La protesta è stata organizzata dai Cobas che dalla scorsa settimana hanno dato vita a un blocco degli scrutini. Cominciata a macchia di leopardo solo in alcune Regioni, da ieri il blocco è diventato praticamente nazionale. Gli obiettivi: «Cancellare i 41mila tagli e la Finanziaria-massacro, il blocco degli scatti di anzianità e dei contratti, il furto delle liquidazioni e l'allungamento dell'età pensionabile, in particolare a 65 anni per le donne», spiegano i Cobas che chiedono anche l'assunzione a tempo indeterminato per tutti i precari». «La crescita delle
adesioni - ha spiega il portavoce nazionale Piero Bernocchi - va oltre tutte le previsioni : nel
Lazio e in Sicilia sono bloccati più di 2.000 scrutini a regione (solo a Roma si andrà ben oltre il migliaio); in Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia i blocchi vanno da un minimo di 1.100 fino ad almeno 1.400 a regione; 750 scrutini sono fermi in Liguria e più di 500 in Abruzzo: e tenendo conto che si tratta di dati incompleti perché ci mancano cifre precise da tante piccole realtà dove i Cobas non sono presenti, il traguardo dei 20 mila scrutini bloccati è ormai a portata di mano». Per il ministero l’agitazione degli insegnanti riguarda solo alcuni «casi isolatissimi », ma il realtà l’agitazione ha preso piede un po’ ovunque, come dimostra l’alta partecipazione al blocco degli scrutini. «Ad ingigantire il successo dello sciopero - spiegano
ancora i Cobas - è stata la presa di coscienza da parte di docenti ed Ata che la scuola, è destinata a pagare la crisi più di tutti: ai 41 mila posti di lavoro cancellati e all'espulsione
in massa dei precari già messi in conto da ’Crudelia Tremont', si è sommata una Finanziaria-massacro che provoca per docenti ed Ata una perdita economica senza precedenti. Il blocco per tre anni degli scatti di anzianità - proseguono i Cobas - significa un furto medio di 30 mila euro nell'arco della l'intera carriera lavorativa, con massimi di 45 mila; ed il furto cresce ancora di migliaia di euro a causa del blocco contrattuale per tre anni».
Contro i tagli protestano anche Cisl, Uil, Snals e Gilda che per questa mattina hanno indetto
una manifestazione al teatro Quirino di Roma con il leader della Cisl Raffaele Bonanni.
Anche in questo caso l’obiettivo è di chiedere al governo di ritirare le minure «inique» previste dalla manovra.

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