Ricerca personalizzata

lunedì 27 agosto 2012

“CHE ATTO TEMERARIO!”.


“FINALMENTE” 12000 nuovi insegnanti giovani e meritevoli  nobiliteranno la scuola Statale dal momento che l’ultimo concorso risale ormai al 1999 . E’ questo l’annuncio da parte del Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo: “A settembre uscirà il bando per il nuovo concorso per le assunzioni dei docenti”. L’esclamazione nasce spontanea: “CHE ATTO TEMERARIO!”. La sua temerarietà però non si placa, nelle sue parole, velatamente fa intendere, al pubblico che ascolta, che dal 99 in poi neppure un docente abbia nobilitato le istituzioni scolastiche con merito  ma solo per “anzianità” , per stanchezza e consuetudine. Dalle sue parole trapela l’idea fuorviante che i precari della scuola, che da anni protestano contro i tagli e per il loro diritto di essere assunti a tempo indeterminato, sono dei parassiti buoni a nulla che pretendono il posto senza alcun diritto e privi di ogni professionalità, vecchi, stanchi che non hanno più nulla da dire e dare.

E’ bene che tutti sappiano che  i precari inseriti nelle cosiddette “graduatorie a esaurimento” hanno vinto il concorso o i concorsi e che da allora hanno sempre insegnato. Che i precari ,giovani e forti, sono invecchiati dentro delle gabbie chiamate graduatorie ad esaurimento inseguendo instancabilmente i capricci di una classe politica che cambiava le regole del reclutamento dei docenti ogni anno, ricominciando ogni volta, studiando ogni volta, cambiando ogni volta metodologie e pratiche. Ogni volta hanno dovuto passivamente sorbirsi le farneticazioni di un sogno rivelatore, di una notte di mezza estate quasi insonne del ministro di turno, per risollevare le sorti di una scuola statale sempre più depauperata di risorse.
Questi Docenti lavoratori a progetto, hanno così acquisito in decenni tutte le competenze professionali, tecniche e tecnologiche per formare le nuove generazioni , possono essere assunti a costo zero per la collettività. Ma i governi son sordi e ciechi, continuano gli scandali dei concorsi per dirigenti scolastici e nascono i test da settimana enigmistica, di puro nozionismo mnemonico,per abilitare i nuovi insegnanti. Continua il merito di essere l’amico dell’amico, dell’amico di turno.

Ma quest’ultimo governo, il governo dei saggi, dei tecnici che doveva porre fine ad anni e anni di sperpero nella pubblica amministrazione, che ha strombazzato che era finita l’epoca delle vacche grasse, che si dovevano fare i sacrifici, magari mandando i propri figli a scuola provvisti di carta igienica e possibilmente di sedia. che nella scuola non c’è più un euro, cosa fa? Spende 120 milioni di Euro per avviare l’ennesima macchina clientelare. E siccome sappiamo che il Ministro Profumo è persona competente e pragmatica, lo invitiamo a svelarci a chi ha dovuto cedere per avviare questa mostruosità. Faccia outing, lo dica da quali settori sono arrivate le pressioni, perché è veramente impossibile che possa credere davvero a quello che ha annunciato. 

Per questi motivi i lavoratori precari della scuola denunciano questa assurda campagna di disinformazione, denunciano l’assenza dei loro rappresentanti come cittadini e lavoratori  ed invitano tutti i cittadini italiani a reagire con sdegno , invitano i giovani a non cadere nella trappola delle promesse, invitano a non proseguire con l’ennesimo sperpero di denaro pubblico che invece di garantire virtù e nobiltade è causa di un’ulteriore speranza di una generazione che con noi è già  svanita. Abbiate la creanza di non illudere le nuove generazioni con la bugia del merito.

I lavoratori precari della scuola gridano a gran voce il loro

NO AL CONCORSO NELLA SCUOLA STATALE

 Noi non chiudiamo le porte  all’innovazione,  al merito, a maggiore professionalità  ma il concorso nella scuola, così come concepito,  rappresenta un ritorno al passato  e non un passo verso il futuro.

Per questo invitano tutti i lavoratori precari e non della scuola, ma anche e soprattutto tutti i cittadini italiani, a prendere coscienza e partecipare a tutte le mobilitazioni che saranno avviate nelle più grandi città d’Italia e che culmineranno con una manifestazione a Roma entro la prima metà del mese di settembre.



RETE PRECARI SCUOLA SICILIA

Leggi tutto...

Concorso? Boh..e comunque non è "per i giovani".



Gentile Ministro Francesco Profumo, Sono un insegnate e giornalista, collaboratore de "Il Fatto Quotdiano" e di Altreconomia, autore tra l'altro di due libri "Riprendiamoci la scuola" (edizioni Altreconomia 2011) e "Resistere a scuola" in uscita per Chiarelettere nei prossimi giorni. Le scrivo per manifestarle la richiesta di incontro poiché ritengo in merito al concorso che Lei intende bandire che sia necessario non solo un confronto con le organizzazioni sindacali ma anche con chi vive direttamente, da precario abilitato nel 1999, la situazione. 

Leggo su "La Stampa" di domenica 26 agosto che lei passa almeno due mattine alla settimana a visitare le scuole per monitorare la situazione dal vivo e che questo concorso sarebbe mosso dalla finalità di introdurre nel mondo della scuola personale più giovane. Penso,tuttavia, che le sia sfuggito il fatto che tra i precari abilitati vi sono giovani tra i 30 e i 40 anni (a meno che lei non definisca piu giovani queste persone). Concordo pienamente con Lei sulla necessita di svecchiare il nostro corpo docente che e' il piu vecchio d'Europa ma un concorso riservato agli abilitati non può che re immettere nel mondo della scuola lo stesso personale. O forse il Ministro immagina che nel frattempo i 40enni stanchi di restare in graduatorie permanenti abbiano cambiato lavoro? Mi spiace deluderla ma non e' così. Basta che verifichi i dati INPS sulla richiesta di disoccupazione fatta a giugno dai docenti precari.

Incontrandola voglio inoltre capire quale sia la strategia di questo Ministero nei confronti dei 106.272 supplenti annuali che dal 1999 vengono presi dalle Graduatorie ad esaurimento? Come può pensare un Ministero di andare ad allungare queste graduatorie dopo il concorso? O forse c'è un progetto recondito di aumentare la disoccupazione in Italia? Ho lavorato presso alcuni uffici stampa di enti locali e a questo punto mi sorge una domanda: o il Ministero ha comunicato male le sue intenzioni al punto che le migliaia di precari in Graduatorie ad esaurimento non hanno capito le sue intenzioni tanto da essere pronti a fare ricorsi (vd. orizzontescuola.it) o siamo di fronte ad un'operazione di marketing politico poco utile a chi vive nella scuola, senza sicurezze e con lo stipendio piu basso d'Europa.

Un ultimo aspetto: la preselezione con il pc.Signor Ministro, nelle scuole di campagna dove io lavoro, lei e' mai venuto? Ha mai visto un laboratorio di informatica? La invito a conoscerle: spesso non abbiamo nemmeno la connessione ad internet. Ma pensa davvero di poter far svolgere il test selettivo da pc degli anni 80 senza connessione. So bene che a leggere questa lettera sarà qualche solerte segretaria che non le darà la noia di dovermi rispondere. So altrettanto che troverà il modo di evitare di incontrarmi perché chi governa questo Paese e' chiuso in una teca di vetro e poco accetta i confronti se non con un sindacato di comodo ma e' mio dovere da cittadino informarla che sarò testardo (mio malgrado) con la sua segreteria per avere una risposta, misurando i tempi di essa e rendendo pubblica la sua.

Sperando di poterla incontrare, con viaggio a Roma a mie spese

Alex Corlazzoli Precario maestro e giornalista

Leggi tutto...

comunicato dei "precari uniti contro i tagli"

I precari della Scuola Statale considerano paradossale la campagna “pubblicitaria” intrapresa dal ministro Profumo riguardo a un concorso-panacea spacciato per un’operazione di “necessario svecchiamento” della scuola pubblica. Il Ministro e i partiti che lo appoggiano vogliono risolvere velocemente i problemi di una scuola privata di 8 miliardi di euro e 150.000 lavoratori, una scuola senza materie “portanti”, senza sostegno e laboratori, una scuola con classi-pollaio, docenti mortificati nei loro diritti e nelle loro aspettative professionali, fatta oggetto di un feroce attacco da parte di forze politiche ed economiche determinate a farne merce da mercato (la Legge “ex Aprea”, DDL 953, il cui passaggio “estivo” è stato scongiurato dai Precari uniti, va nella direzione della privatizzazione della scuola statale, con l’ingresso dei privati in una sorta di consiglio di amministrazione in ogni scuola) e a meccanizzare, isterilendoli, i processi di valutazione.
Tali processi verrebbero neutralizzati con gli avversati e antimetodici test la cui inadeguatezza e miseria culturale è stata denunciata pochi giorni fa da 27 noti intellettuali e docenti universitari italiani, tra cui Luciano Canfora, che hanno additato i marchiani errori commessi dal ministero nel redigere le batterie di test per i TFA e ribadito l’inidoneità della formula del “quiz” per testare capacità e conoscenze di un aspirante docente (si veda il suo intervento apparso sulla Stampa: http://www3.lastampa.it/scuola/sezioni/news/articolo/lstp/465710).
Sono inoltre sbigottiti nel constatare che le testate giornalistiche nazionali che hanno spesso accolto le proteste e le ragioni dei precari (vd. La Repubblica, ed. di Napoli del 16/07/2012, l’articolo di Conchita Sannino contro il concorso annunciato), si siano frettolosamente ed entusiasticamente precipitate, senza diffondere nemmeno le informazioni “tecniche” di base, a celebrare le magnifiche sorti e progressive che sarebbero prefigurate dall’agire sconsiderato di Profumo, del governo “tecnico” e di PD, PDL, UDC. Il PD aveva promesso ai Precari uniti, nel corso di un’audizione a Montecitorio concessa ai loro delegati il giorno 26/07, un incontro col Ministro proprio riguardo al concorso, ma ora sta appoggiando in tutto il massacro dei diritti acquisiti dai precari.
Vogliono perciò chiarificare, per amor di verità e giustizia, se ancora queste parole hanno un senso e un valore in un paese in cui il nonsenso ha sostituito la razionalità e la paranoia dello spread ha cancellato ogni altro valore, che:
  1. al concorso “dinamizzante” che sarà bandito a settembre sono chiamati a partecipare non i giovani aspiranti docenti, portatori di non si sa quali linfe vitali, ma proprio i matusalemme da “far fuori”, i famigerati precari “storici”, quelli che sono già abilitati, quelli che hanno la gravissima colpa di avere conseguito più di un titolo, di aver superato più di un concorso, di avere, magari, dei dottorati di ricerca, e di aver accumulato, da quando erano “giovani” fino a oggi, cioè a 40-50 anni, tantissimo servizio, mandando avanti la scuola pubblica e facendo sì che la stessa si attestasse su livelli di decenza, mentre piovevano soldi a palate (e, come Monti ha pubblicamente promesso, ancora ne pioveranno!) sui diplomifici privati. In questa scuola creata dai nostri governi si contano 10.000 docenti in “esubero” che la spending review sta per “riciclare” mandandoli ad insegnare una qualsiasi materia, alla faccia dello strombazzato “merito” e della qualità.
  1. E’ falso e ridicolo sostenere che non ci sono stati concorsi dal 1999 ad oggi. Le scuole di specializzazione (SSIS e Scienze della Formazione Primaria) a numero chiuso, con prova selettiva in entrata e prova finale, attivate in ossequio ad una normativa europea che mandava in cantina definitivamente la superata procedura selettiva contestata (la quale ha storicamente dato adito a fenomeni di clientelismo), hanno valore di concorso (legge 306 del 27/10/2000, art. 6 ter e legge 40 del 1990 art.4 comma 2)
  1. Non è possibile, in uno Stato di diritto, fare sperequazioni tra lavoratori con gli stessi requisiti. Dal 2000 ad oggi, infatti, sono stati immessi in ruolo, prima e dopo i tagli Gelmini, migliaia di docenti abilitati, SENZA ALCUNA ALTRA PROVA SUPPLETIVA! Con quale criterio, dopo 10 anni di assunzioni effettuate dalle Graduatorie ad Esaurimento il ministro riesuma il concorso e sottopone ai suoi ridicoli quiz (uguali per tutte le materie, ha detto: un’altra assurdità!) docenti che hanno la stessa anzianità di servizio e gli stessi titoli di chi è stato più “fortunato”? Siamo all’anarchia procedurale, alla follia pura!
    I precari annunciano, perciò, che impugneranno il bando di concorso il giorno stesso della sua pubblicazione eventuale, perché questo concorso spregia e sfregia il Diritto.
I precari invitano la stampa a ragionare sulle contraddizioni di un ministero che calpesta i diritti acquisiti da migliaia di docenti sfruttati, partendo dal presupposto inaccettabile e pedagogicamente destituito di ogni fondamento del “necessario ringiovanimento” del corpo docente italiano, che intanto, però, viene tenuto in cattedra fino a 67 anni.
Proclamano che non si lasceranno umiliare ed epurare, dopo anni di lavoro, passione e sacrifici, dai propositi “eugenetici” del ministro, e che metteranno in campo ogni azione volta a tutelare i loro diritti e la Scuola Pubblica.
Chiedono alla stampa quel minimo di coerenza logica e di onestà intellettuale sufficienti a demolire le menzogne e i castelli ideologici del ministro Profumo, animato dalla smania di “selezionare” chi è già stato selezionato dallo Stato e da migliaia di alunni, lui che, paradossalmente, nessuno ha mai scelto, e chiedono che i tagli vecchi e nuovi vengano ritirati, che gli organici vengano adeguati ai bisogni reali della scuola e che tutti i precari vengano immessi in ruolo, come loro imprescrittibile diritto, dalle Graduatorie, unico strumento meritocratico e trasparente, senza ulteriori, inaccettabili penalizzazioni economiche o professionali.

Precari uniti contro i tagli

Leggi tutto...

domenica 26 agosto 2012

Proposta di legge (di iniziativa popolare): concorso pubblico per ricoprire la carica di Ministro dell'Istruzione.


C'è qualcuno, e c'è stato anche in passato, che vuole far apparire i precari della scuola, i forzati del licenziamento annuale, come i più acerrimi nemici della meritocrazia, parola con la quale amava riempirsi la bocca la nostra ex ministra Mariastella-neutrino Gelmini.
Noi, i conservatori che difendono lo status (?) quo per conservare i propri privilegi(??), loro (Neutrino, Tre-morti, Puffo-libidinoso e il neo Profumodigelmini) gli innovatori, i riformisti, gli ingegneri di una scuola migliore (meglio se privata).

Non c'è niente di più lontano dalla realtà. E per dimostrarlo lancio una proposta:
raccogliamo le firme per una legge di iniziativa popolare.
L'incarico di Ministro dell'Istruzione assegniamolo attraverso concorso pubblico!
La meritocrazia entri nel palazzo, da dove è assente da tempo immemore.

Ah! Averci pensato prima! Ci saremmo risparmiati Letizia iniziodellafine Moratti, Mariastella neutrino Gelmini e nel mezzo il pio Fioroni!

Forse la scuola pubblica italiana non sarebbe alla canna del gas (caro-energetico permettendo).
Certo è che la meritocrazia non farebbe assurgere a ruolo di ministro (tecnico per giunta) il nostro Profumodigelmini mi manda Bagnasco!

Ecco! Un bel concorsone di quelli con le prove a risposta multipla: 100 domande in 20 minuti che non danno neanche il tempo di leggerle (qui Mary Star sarebbe favorita, solo non leggendole potrebbe azzeccarle).

E poi ci metterei pure una prova di resistenza: chi riesce a dire meno fesserie in un discorso sulla necessità di riformare la scuola (magari senza metterci in mezzo un incremento delle ore di religione).

Ma alla fine mi accorgo che il mio è solo il discorso di uno che vuole mantenere i suoi privilegi(?), e che dovrei convertirmi al liberal-riformismo catto-distruttivo dei nostri illuminati ministri.
Dovrò confessarmi e giurare di mandare i miei figli a una scuola cattolica.

Amen.

Leggi tutto...