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mercoledì 29 aprile 2009

UNA SCUOLA MENO MENO

“MENO RISORSE E MENO QUALITA’ PER LA SCUOLA: GLI ITALIANI DICONO NO”. IL PUNTO DI CHIARA ACCIARINI SULL’ATTACCO DEL GOVERNO BERLUSCONI ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE*

Tra non molto sarà un anno da quando il governo Berlusconi, appena giunto al potere, varò l’operazione a cui forse teneva di più: l’attacco decisivo alla grande nemica, l’istruzione pubblica. Il decreto-legge 112 cercò un quarto della complessiva manovra finanziaria triennale nel bilancio dell’istruzione, a cui sottrasse circa otto miliardi, cancellò l’elevamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, introdotto dal governo Prodi, e preparò il terreno a tutti i nefasti provvedimenti con cui la diligente allieva Gelmini ha messo in atto gli ordini del professor Tremonti.
L’effetto dei provvedimenti si fa sentire pesantemente su tutta la scuola, anche se il peggio per la scuola superiore arriverà con l’anno scolastico 2010-2011. Nelle scuole dell’infanzia e della prima adolescenza si sta già cercando di fare scomparire tutto ciò che ne qualifica l’attività: il modello didattico del tempo pieno, le compresenze, le contitolarità, i rientri pomeridiani e l’elenco potrebbe continuare. Tutto questo avviene in palese contrasto con la volontà delle famiglie italiane, che al momento delle iscrizioni hanno sonoramente bocciato il ritorno al passato, al maestro unico, all’orario di sole 24 ore per la scuola elementare.
Più del 90% delle famiglie ha scelto, infatti, un tempo lungo di scuola e moltissimi genitori hanno presentato moduli di domanda aggiuntivi rispetto a quelli ufficiali proprio per far comprendere la loro preferenza per una scuola di qualità.
Un modo civile e responsabile per chiedere che la scuola italiana sia riformata e non stravolta; che sia messa in grado di garantire i diritti di cittadinanza, le pari opportunità, la giustizia sociale e non si trasformi in una scuola punitiva e povera di risorse.

Chiara Acciarini
insegnante, già sottosegretario alle Politiche per la famiglia

*(dal sito di Sinistra e Libertà)

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