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lunedì 24 agosto 2009

Protesta dei precari ad Arezzo: tutti in mutande!

All’apertura dei cancelli delle scuole in molti di loro rimarranno a casa. Questo è il futuro che attende numerosi precari del mondo scolastico. Così questo pomeriggio anche ad Arezzo, decine di insegnanti assieme al personale tecnico, sono scesi in piazza per protestare contro gli effetti prodotti dalla legge finanziaria che ha compreso quella che impropriamente è stata definita “riforma” della Scuola, a firma del ministro Mariastella Gelmini. Alcuni di loro in mutandoni e t-shirts bianche con scritto "Precario scuola licenziato".

Il corteo poco dopo le 15 è partito da piazza della Stazione e si è mosso verso la Prefettura.
I precari si sono anche improvvisati lavavetri, fermando le auto al semaforo di Piazza della Repubblica.
“Per anni - si legge in una nota - siamo serviti a far funzionare la scuola per coprire i posti che non erano messi a ruolo. Ora lo stato intende disfarsi di noi senza una parola di ringraziamento senza neppure tentare un timido “Scusa mi dispiace……”

“Adesso - proseguono i precari - noi siamo senza lavoro e le scuole in grandi difficoltà anche per operazioni semplici come l'apertura e la chiusura degli edifici, per non parlare della didattica, e di tutte le attività di insegnamento. E tutto ciò mentre i nostri politici non intendono rinunciare ai loro privilegi”.

Una manifestazione organizzata per esprimere il dissenso, e la rabbia e per chiedere alla cittadinanza il sostegno nella battaglia per mantenere un posto di lavoro da tempo promesso. “Dopo il lungo fidanzamento – conclude infatti la nota - lo Stato non solo non ci porta al matrimonio promesso, il tanto auspicato posto fisso, ma ci abbandona letteralmente in mutande.”

La manifestazione si è conclusa in Prefettura dove tre rappresentanti sono stati ricevuti da un funzionario prefettizio.
Un incontro durante il quale i precari hanno chiesto che le istituzioni si accollino il problema e che parte dei fondi destinati agli ammortizzatori sociali vengano destinati anche a loro per poter far fronte alle spese quotidiane.

E i precari hanno anche inviato una lettera al Provveditore di Arezzo per chiedere chiarimenti sulla situazione aretina. Infatti a livello nazionale, la riduazione del 17% dei lavoratori è prevista entro l'anno scolastico 2011/2012, ma ad Arezzo il taglio è stato applicato immediatamente.
(arezzonotizie.it)

(segnalo il sito: http://docentinmutande.blogspot.com/)

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