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lunedì 17 novembre 2008

BRUNETTA E I MORALIZZATORI IMMORALI

Il mondo è pieno, purtroppo, di gente che si erge a moralizzatore di turno senza averne la statura morale. Delle prediche dal pulpito con la sfacciataggine di credere di non essere mai beccati col sorcio in bocca siamo francamente stanchi. Questo governicchio si distingue per annoverare fra le sue fila alcuni splendidi esemplari di moralizzatori immorali.
Dalla avvocata di Leno (BS) fustigatrice dei costumi meridionali e paladina della meritocrazia scesa a Reggio Calabria non per comprare la salsiccia piccante, ma per superare l'esame di avvocato, al prode venditore di gondole small size, famoso per la sua inflessibilità nella lotta ai fannulloni.

Peccato che poi, leggendo l'Espresso in edicola, si apprende che il Prof. Brunetta non si è mai distinto dalla categoria che tanto fustiga. A Strasburgo, sede del Parlamento europeo, l'hanno visto ben poco! 57,9 % di presenze in aula durante le sedute plenarie. "Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12.000 euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse." In 10 anni ha prodotto solo 2 relazioni e solo 12 volte ha preso la parola per illustrare interrogazioni orali. Decisamente pochi per chi diceva di aspirare al Nobel! Ma anche in Italia la sua condotta fatica ad essere distinta da quella dei tanto odiati fannulloni: 87 sedute su 208 al consiglio comunale di Venezia nel quale rivestiva l'importante compito di capo dell'opposizione (2000-2005).
E che dire della meritocrazia della quale tanto si sproloquia?
Bocciato nel "92 al concorso per diventare Professore Ordinario, solo spostandosi a Teramo (aritinchete! allora è un vizio...azzurro!) vi riesce.
Per non parlare della lotta ai privilegi...quelli degli altri, perchè poi lui è pronto ad acquistare dall'Inpdai a 113.000 euro una casa di 4 vani in una delle zone più belle di Roma. Le consulenze che ora sono diventate un insopportabile spreco di denaro pubblico (ed è vero) gli facevano comodo quando gli venivano assegnate dal Ministro De Michelis.
Che dire? Se la caccia ai fannulloni è aperta, bisognerà fare un bel condono tombale stile Tremonti o guardarsi allo specchio e prendere la mira!

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