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domenica 9 novembre 2008

Consegnate al Presidente Lombardo le più di 3500 firme delle petizioni contro i tagli nella scuola


In occasione della inaugurazione del tratto autostradale Noto-Rosolini, una delegazione del Comitato Scuola Siracusa ha incontrato il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, per consegnargli copia delle firme raccolte finora nelle due petizioni, quella cartacea e quella on line, promosse dal Comitato contro i tagli della Gelmini-Tremonti. Contestualmente è stata data al Governatore una lettera focalizzata sulla situazione nel sostegno, dove i tagli sono stati notevoli ma purtroppo senza l'eco sui mezzi di informazione che hanno avuto maestro unico e tagli all'università. Di seguito il testo della lettera.

Gentilissimo Presidente Raffaele Lombardo,


siamo un gruppo di precari della scuola, organizzati in Comitato a difesa del proprio lavoro.
Pensiamo che Lei già conosca la situazione nella quale ci troviamo: molti di noi sono rimasti disoccupati, pochissimi, più fortunati, hanno ottenuto solo brevi supplenze. I tagli hanno colpito docenti precari con parecchi anni di servizio e non più giovani.
Lei oggi è qui per inaugurare un tratto di un’autostrada in costruzione da decenni; ci sono voluti più di 30 anni per costruire un pezzo di autostrada, 9 minuti per gettare “in mezzo alla strada” migliaia di famiglie! Questo è il tempo che il ministro Tremonti si è vantato di aver impiegato per impacchettare quella finanziaria che tagliando 8 miliardi di euro al vitale settore dell’istruzione ci ha messo oggi nella condizione di essere degli ex insegnanti, senza alcuna prospettiva per il futuro.
La vogliamo rendere partecipe non solo delle nostre difficoltà, ma anche di quelle delle tante famiglie, che hanno visto dimezzate (o, peggio, ridotte ad ¼) le ore che insegnanti specializzati di sostegno, possono dedicare all’integrazione scolastica, umana e sociale del proprio figlio diversamente abile.
Noi chiediamo che questi ragazzi abbiano la possibilità di essere seguiti come si deve, che gli sia data la reale possibilità di accorciare le distanze che li separano dai loro compagni, che non siano ghettizzati in una scuola, per la quale sono diventati una spesa da tagliare.
Noi chiediamo che quei docenti precari, altamente specializzati, i quali hanno supportato per anni con dedizione e sacrifici il sistema scolastico siciliano, siano messi in grado di continuare a svolgere il loro lavoro, senza doverne elemosinare un altro!
Noi chiediamo che sia abolito l’odioso e burocratico rapporto 1:2 stabilito ignorando colpevolmente diagnosi sanitarie ed esigenze dei ragazzi.
Noi chiediamo che siano abolite le aree nel sostegno all’insegnamento nelle superiori, inutili elementi di iniquità e fonti di stucchevoli guerre fra poveri.
La Sicilia è una regione a Statuto Speciale; si parla tanto di federalismo, il suo partito si chiama Movimento per l’Autonomia: è giusto che poi lo Stato tagli posti di lavoro soprattutto nelle regioni in cui ci sono meno possibilità, senza che esse vengano consultate?
La Sicilia è stata, insieme alla Lombardia, la regione in cui più forte è stata l’affermazione del centro-destra: è questa la moneta con la quale si viene ripagati?
Di certo, gli insegnanti precari e le famiglie coinvolte sapranno come comportarsi alle prossime tornate elettorali!
Le consegniamo le firme contro i tagli alla scuola dei cittadini preoccupati dell’impoverimento dell’istruzione e della società in generale, in una regione già in difficoltà come la Sicilia. Si tratta di firme raccolte in provincia di Siracusa, una delle province siciliane più colpite e che non ha beneficiato di alcun posto aggiuntivo come è, invece, avvenuto per Catania e Palermo.
La Provincia di Siracusa è due volte penalizzata! Il tasso di bambini e ragazzi con handicap gravi è molto più alto perché, nella nostra provincia, si vivono le problematiche legate all'inquinamento ambientale dovuto al polo industriale che, nell'ultimo ventennio, ha generato migliaia di bambini vittime dell'effetto teratogeno (alterazione embrionale). Ora quei neonati sono i nostri alunni! La petizione comprende anche firme raccolte in tutta Italia, mediante modalità informatizzate.
Pertanto, ci auguriamo che Lei abbia la sensibilità di prendere in considerazione ed accogliere il grido di aiuto di tanti suoi concittadini.
Grazie.
Cordiali saluti.
Comitato Scuola Siracusa

4 commenti:

ilenia ha detto...

Ragazzi...anche se ogni giorno le porte in faccia ci fanno credere che tutto quello che stiamo facendo potrebbe risultare vano,uniamo tutte le nostre forze perchè non può non succedere nulla perchè noi non siamo il nulla!!!

Anonimo ha detto...

BRAVAAAAAA.....BISSSSS

Anonimo ha detto...

ma con il silenzio non ci cacano, bisogna fare casino atrimenti rimane vano il tutto

Marco

Anonimo ha detto...

mi sembra un ricordo così lontano!!!!