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venerdì 17 ottobre 2008

Lettera aperta al Presidente Napolitano.

Che delusione, Presidente, aver letto le sue dichiarazioni, proprio nel giorno in cui migliaia di docenti, studenti, genitori manifestavano la loro preoccupazione per la riforma della scuola del governo Berlusconi!
E dire che in migliaia avevano sperato, se non in un suo intervento, almeno in una sua parola in difesa di un bene così prezioso come il diritto allo studio.
Migliaia di mail Le sono state indirizzate, ricevendo in cambio una dichiarazione di impotenza. Capisco il suo timore di provocare uno scontro istituzionale con l'esecutivo e non La biasimo.
Ma le sue dichiarazioni di oggi proprio non le capisco.
Lei dice "non si possono dire solo dei no" ed è vero, ma alcuni no si debbono dire! No allo smantellamento della scuola pubblica, no all'accantonamento di migliaia di lavoratori che con sacrificio e dedizione hanno retto la scuola italiana per anni, no all'abbandono a se stessi di migliaia di ragazzi e bambini diversamente abili cui è stata tolta ogni speranza di integrarsi nella scuola e nella società. I nostri no sono motivati....

....dalla realtà che viviamo e che Lei forse dall'alto del Colle non conosce abbastanza. Un esempio per tutti: Il ragazzo che seguivo io lo scorso anno per 18 ore settimanali e che aveva registrato progressi incoraggianti si è visto tolto l'insegnante specializzato e adesso è abbandonato a se stesso. Ha la programmazione individualizzata, non è capace di seguire il programma della classe, ma non ha un aiuto specifico e probabilmente sarà costretto a ritirarsi. Ed è solo un esempio, chieda ai docenti specializzati qual è la situazione generale. Lo sa che solo in Sicilia sono stati tagliati 1000 posti (cioè più di mille ragazzi hanno visto almeno una diminuzione delle ore di sostegno allo studio)?
Lei ha giustamente detto che "la nostra scuola, non dà ai ragazzi tutto quello che dovrebbe sul piano della formazione e della preparazione al lavoro", verissimo! Ma è tagliando risorse, ore di studio, personale che se ne migliora la qualità?
Presidente Le chiedo di ascoltare le voci di chi protesta in questi giorni con più attenzione, si accorgerà che non diciamo no per partito preso, ma per difendere un diritto garantito dalla Costituzione italiana di cui Lei è garante.

Emanuele Limpido

1 commento:

Anonimo ha detto...

facciamola pubblicare subitooooooooooooooo
fabiola