«Sono pronto a scommetterci: appena inizierà la scuola si creeranno puntualmente grossi problemi. E appena accadrà mi muoverò con decisione nelle sedi opportune: scriverò a Torino, protesterò e, se ci sarà bisogno, organizzerò sit-in davanti al provveditorato. Stiamo iniziando un anno scolastico che sarà pieno di problemi». La risposta all’Ufficio scolastico provinciale sul caso «Moda» all’Ipsia «Lombardi» arriva decisa e diretta dalla voce del suo dirigente scolastico Silvano Gardinale.
A poco meno di una settimana dall’inizio della scuola tiene banco la vicenda legata all’istituto «Lombardi»: a causa dei tagli le due terze «Moda» sono state accorpate in una sola quarta che inizia l’anno con sette alunne disabili su ventitrè. «Una situazione difficilissima che mette a forte rischio lo svolgimento regolare dell’attività scolastica e l’apprendimento delle ragazze - prosegue il preside -. Delle sette alunne con differenti disabilità infatti tre sono gravi e hanno bisogno di un docente personale. Questo porterebbe in aula alla contemporanea presenza di 23 alunne, della prof di ruolo e di 4/5 docenti in affiancamento: una situazione complicatissima e ingestibile».
Sollecitato più volte da lettere di protesta e sit-in di genitori e docenti, nei giorni scorsi il provveditore di Vercelli Antonio Catania ha comunicato la decisione dell’Ufficio scolastico: la quarta «Moda» rimarrà unita e potrà sdoppiarsi solo nelle ore di laboratorio.
«Una soluzione che non risolve nulla - conferma Gardinale -. Ho chiesto ripetutamente due quarte, senza ottenere un sì. La divisione nei laboratori è il minimo, ma è legato più a a problemi di spazio e di sicurezza che alle reali esigenze della classe. Ad esempio nelle ore di taglio e cucito vengono utilizzate forbici e aghi e potrebbero nascere situazioni difficili. È comunque una soluzione che non migliorerà l’attività didattica anche perchè riguarda solo 5 ore sulle 36 settimanali».
Anche il corpo docenti dell’Ipsia condivide le preoccupazioni del preside, come conferma la professoressa Angela Salvo, particolarmente attenta alla situazione degli alunni con disabilità: «Lo sdoppiamento nelle ore di laboratorio è importante e tangibile ma risponde solo a esigenze pratiche. Le priorità cognitive e psicologiche delle allieve, invece, non si possono toccare con mano e quindi passano in secondo piano. Ma sono gli aspetti più importanti e non possono essere ignorati, dimenticati e calpestati in questo modo. Sono priorità che meriterebbero più di ogni altra cosa gli investimenti di denaro pubblico. Una situazione che considero molto triste».
(lastampa.it)
San Bernardino (New Mexico) come Montericco ( Veneto).
3 settimane fa
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